Emergenza Idrica, Pedace: "La turnazione spetta solo a Papanice e Apriglianello"

Papanice ancora senz’acqua: un problema che sta lasciando a secco il popoloso quartiere crotonese. E, intanto, il consigliere comunale Enrico Pedace ha inviato una lettera al Prefetto di Crotone e al...

A cura di Redazione
17 agosto 2023 16:34
Emergenza Idrica, Pedace: "La turnazione spetta solo a Papanice e Apriglianello" -
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Papanice ancora senz’acqua: un problema che sta lasciando a secco il popoloso quartiere crotonese. E, intanto, il consigliere comunale Enrico Pedace ha inviato una lettera al Prefetto di Crotone e al Procuratore della Repubblica Giuseppe Capoccia.

Si presenta l’annosa problematica legata alla mancanza idrica dei quartieri Papanice e Apriglianello, portando alla vostra attenzione come ogni anno, a inizio del periodo estivo, si viene a verificare con estrema puntualità la chiusura ordinata delle condotte idriche per ‘approvvigionamento dell’acqua nell’abitazione privata. Sembra superfluo ripetere che l’acqua sia un bene di primaria importanza (se non il primo), questo disservizio incide pesantemente sugli abitanti dei due quartieri, che si ritrovano a dovere gestire situazioni complicate specie dove sono presenti bambini in fasce, anziani e disabili.

La mancanza dell’acqua sembra ormai un appuntamento fisso, così come l’arrivo dell’estate, che si presenta puntualmente al mese di giugno per terminare al mese settembre.

In quest’ultimo mese luglio, ma che ora in agosto, puntualmente i serbatoi che dispongono la distribuzione della stessa acqua sono chiusi la sera e riaperti al mattino, l’ente (CONGESI) invia comunicazioni con orario fantasma, che puntualmente sono disattesi, anticipando la chiusura e posticipando l’apertura della condotta, tipo comunicazione chiusura ore 20.00 ma anticipata alle 18.00, con la riapertura alle 06.00 del mattino, che prima delle 08.00 non riesce ad arrivare nelle case delle persone, lascio immaginare il disagio di quelle famiglie con disabili e o anziani.

Si precisa inoltre che lo stesso serbatoio, causa di una distribuzione, secondo il sottoscritto, mal gestita, spesso si è ritrovato con più o meno un metro di acqua al suo interno, andando a peggiorare la situazione già in atto, cioè l’impossibilità di garantire almeno il minimo del servizio.

Inoltre ogni qual volta un cittadino chiede lumi e ragioni, provando a chiamare il numero preposto al contatto con il pubblico, questo non ottiene risposta e, quando finalmente qualcuno risponde non si riesce a ottenere spiegazioni plausibili se non risposte tipo ” ma è estate, l’acqua è poca perché ci sono tanti turisti e o emigrati” oppure ” causa carenza viene fatta la turnazione nella mandata dell’acqua” e chiudono.

Sembra che la turnazione, però esista solo per Papanice e Apriglianello, sorvolando per un attimo sul servizio generale dell’ente preposto (CONGESI), il quale è molto discutibile, anche l’ente comune è sordo a questa problematica, più volte è stato chiesto un intervento risolutivo, al fine di alleviare le problematiche dei più bisognosi, così come indicato sopra, ma l’ente comune invece di porre in essere un’azione degna di nota fa spallucce aspettando che passi questo periodo estivo in modo che problema si risolva da solo, COSì c o m e ogni anno.
La sordità di un ente, che sia esso Comune o CONGESI, sta diventando motivo di grosse polemiche in seno alla cittadinanza e nei pochi turisti che osano avventurarsi nel nostro territorio, poi parliamo di turismo.

Consapevole delle difficoltà amministrative nella gestione di un ente che deve porre in essere servizi alla collettività, questo consigliere più volte ha sollecito la risoluzione del problema acqua nei mesi estivi, ma sembra di andare a sbattere su un muro di gomma, di parlare con amministratori sordi CON p o c a voglia d i affrontare e risolvere la problematica.

A questo punto si vede la necessità di informare chi soprassiede il controllo del territorio affinché possa prodigarsi per ripristinare una sorta di ordine che possa permettere alla cittadinanza di usufruire del servizio che paga onerosamente e puntualmente a CONGESI e di conseguenza al Comune, poiché CONGESI è una sua partecipata (quindi in parte proprietaria) del comune stesso.
Per questo si chiede un Vostro intervento volto alla risoluzione di questo annoso e quanto mai increscioso problema.

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