Discariche a Crotone, Voce chiede ad Occhiuto di rivedere i parametri del piano regionale

Crotone – Se ricordate, sono stati diversi gli interventi nel corso degli ultimi anni circa la realizzazione di nuove discariche di rifiuti a Crotone. Alla tematica è stata dedicata anche un Consiglio...

A cura di Redazione
17 gennaio 2024 18:30
Discariche a Crotone, Voce chiede ad Occhiuto di rivedere i parametri del piano regionale -
Condividi

Crotone – Se ricordate, sono stati diversi gli interventi nel corso degli ultimi anni circa la realizzazione di nuove discariche di rifiuti a Crotone. Alla tematica è stata dedicata anche un Consiglio Comunale ad hoc, sulla ventilata possibilità che possa essere realizzata nel territorio comunale una discarica di rifiuti speciali pericolosi e non.

No” netto ed unanime espresso nei mesi scorsi da parte di tutti i componenti della Prima Commissione su una nuova discarica ed anche all’ampliamento di discariche esistenti, non soltanto sulla base di un principio di tutela dell’ambiente e del territorio ma anche su basi tecniche.

E, nei giorni scorsi, il primo cittadino ha inviato una lettera al Governatore della Calabria Roberto Occhiuto ribadendo la contrarietà alla realizzazione di discariche, poichè la città, si legge nella missiva, accoglie già impianti e siti contaminati da scorie.

Voce chiede al presidente della Giunta Regionale di rivedere il criterio localizzativo “fattore di pressione” del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti poichè, si legge, “Bisogna tutelare la salute pubblica dei cittadini”.

Il territorio crotonese, continua, è sottoposto a forti pressioni ambientali derivanti dalla presenza di una discarica attiva per rifiuti pericolosi e non in località Columbra, nonchè di una discarica dismessa per rifiuti urbani e speciali (pericolosi e non), in località Tufolo-Farina, ricadenti all’interno del perimetro Sito di Interesse Nazionale Crotone-Cassano-Cerchiara.

Si aggiunge poi la zona industriale che vede la presenza di due discariche fronte mare, attualmente sottoposte alla messa in sicurezza di emergenza Mise all’interno dello stesso perimetro Sin. Lo stesso perimetro del Sito di Interesse Nazionale per le bonifiche è contraddistinto nel comprensorio crotonese dalla presenza di aree contaminate da Conglomerato Idraulico Catalizzato, per le quali l’Amministrazione Comunale, con grande impegno, sta cercando di avviare gli interventi di Bonifica.

Il conglomerato idraulico catalizzato (CIC) in gran parte non è conforme al DM 5 febbraio 1998, per cui è un rifiuto (non pericoloso) e i siti dove è stato utilizzato sono discariche illegali di rifiuti. Al fine di prevenire la realizzazione di altre proposte di impianti di smaltimento, che non risulterebbero sostenibili dal punto di vista sociale ed economico, soprattutto in relazione alle possibili conseguenze derivanti per il tessuto produttivo e per la salute umana.

Il sindaco Voce, dunque, chiede di considerare la possibilità di revisione del criterio localizzativo “Fattore di pressione areale relativo alla costruzione di nuove discariche, facendo riferimento ad una delibera di giunta regionale del 2017, attraverso la definizione di criteri più restrittivi che possano tenere conto anche dei “fattori di compromissione” del territorio, assumendo come modello di riferimento, a titolo puramente esemplificativo, ad esempio, quanto già deliberato dalla Giunta Regionale della Lombardia.

Si legge ancora in conclusione che venga valutata l’idea di effettuare report annuali sul fattore di pressione distinti per provincia. “È utile citare a tal fine la recente sentenza del TAR Lombardia del 6 novembre 2023, che ha dichiarato legittimo che le Regioni dettino una tutela ambientale più restrittiva rispetto a quella nazionale, sia perché la questione riguarda la materia “salute” a competenza concorrente Stato-Regioni, ma anche perché lo Stato ancora non ha esercitato le sue competenze sulla localizzazione delle discariche.

Segui CalabriaOk