De Brasi, cuore calabrese tra i pali della Pirossigeno Cosenza: "Un sogno che si avvera nella mia terra"
Calabrese DOC tra i pali: il nuovo portiere si racconta tra emozione, ambizione e il sogno di giocare nella sua terra

La porta della Pirossigeno Cosenza parlerà calabrese nella prossima stagione, con l'arrivo di Vittorio De Brasi ad affiancare Gianluca Parisi. Un binomio inedito e motivo di grande orgoglio per il nuovo acquisto rossoblù, che si dice "molto contento" di difendere i pali della squadra della sua provincia.
Nessun dualismo all'orizzonte, assicura De Brasi, che conosce bene Parisi per averlo affrontato da avversario in passato. "Finalmente adesso siamo colleghi", afferma il portiere, parlando di una "sana competizione" e definendo Parisi "un ragazzo d'oro".
L'opportunità con la Pirossigeno Cosenza arriva dopo una stagione trionfale con la Duelle Cetraro, culminata con la promozione in Serie B. Un'impresa non facile, sottolinea De Brasi, ma che gli ha permesso di assaporare la vittoria. Ora, l'approdo in Serie A con il Cosenza rappresenta il coronamento di quindici anni di carriera e il raggiungimento di un obiettivo che "chiunque quando inizia a giocare" si prefigge: arrivare nella massima serie.
La chiamata della Pirossigeno ha un significato ancora più profondo per De Brasi, nato e cresciuto nella provincia cosentina. "È doppiamente importante, comunque nella mia terra", dichiara, visibilmente emozionato.
Una piccola nota a margine, scherzosamente, riguarda il numero di maglia: il suo preferito, il 13, era già "occupato" da Thiago. De Brasi ha optato per il 31, segno che, alla fine, "è solo un numero sulla maglia". L'importante è che gli porti la stessa fortuna che il 13 gli ha regalato finora.