Crotonesi a Sharm - Una vacanza trasformata in un'odissea
Erano partiti per godersi una bella vacanza a Sharm el Sheikh inconsapevoli, però, che il loro viaggio si sarebbe trasformato in una vera e propria odissea.Sono una sessantina gli italiani bloccati a...

Erano partiti per godersi una bella vacanza a Sharm el Sheikh inconsapevoli, però, che il loro viaggio si sarebbe trasformato in una vera e propria odissea.
Sono una sessantina gli italiani bloccati a Sharm da sabato scorso quando lo sciopero degli aerei in Italia ha fatto saltare il loro volo di ritorno.
Tra questi c’è anche la collega giornalista, M. B., in vacanza con la famiglia.
Sabato (15 luglio) giorno di rientro e di fine vacanza, ma mentre i turisti chiudevano i bagagli per dirigersi in aeroporto è arrivata una comunicazione via mail della Compagnia aerea che annunciava la cancellazione del volo a causa dello sciopero.
I turisti italiani si sono comunque diretti in aeroporto per capire come rientrare nelle proprie città, ma qui, dopo un’attesa di sei ore, tramite Ambasciata e Consolato, sono stati trasferiti in un hotel, in attesa di ulteriori comunicazioni.
Domenica mattina è stato chiesto agli italiani di fare il check-out e lasciare le camere, a quel punto e solo dopo l’intervento della Polizia egiziana, gli albergatori hanno desistito dal loro intento e gli sventurati turisti hanno potuto continuare a restare nelle proprie camere. Intanto il Consolato ha continuato per tutta la giornata di domenica a tentare, inutilmente, di mettersi in contatto con la compagnia aerea “Wizz Air”.
Le famiglie italiane, quindi, stanno continuando a vivere nell’incertezza, con tutti gli inconvenienti del caso (dover rientrare in ufficio, medicinali terminati, lontananza dalle proprie case, bambini che avvertono la situazione di disagio).
Anche perchè, pur volendo non attendere una soluzione e provare a fare da soli, tornare da Sharm el Sheikh in Italia non è per nulla facile. Per Napoli (aeroporto di partenza di questa gita) c’è un solo volo a settimana (previsto per sabato prossimo), per le altre destinazioni posti liberi manco a parlarne visto che siamo in piena stagione turistica, si potrebbe pensare a fare una tappa intermedia (Israele o Turchia) ma parliamo di un viaggio di più di dodici ore e con un costo esorbitante.
Ad oggi i cinquanta italiani sono ancora lì in attesa di ricevere qualche informazione sul loro rientro in Italia. Wizz Air è ancora irreperibile, quindi non sono stati previsti nemmeno voli speciali per tornare in Italia.
Abbiamo contattato la collega che è ancora totalmente ignara su come e quando potrà tornare a casa.
«Per me è inconcepibile – ci racconta – cancellare un volo a fronte di uno sciopero programmato. Non è stata una sorpresa o una cosa improvvisata, la compagnia sapeva benissimo che sabato ci sarebbe stato il blocco dei voli e avrebbe potuto provvedere, soprattutto per i voli all’estero, a tutelare i passeggeri con un piano operativo. Mi appare ancora più assurdo che oggi, lunedì, a molto più di 48 ore dalla cancellazione del volo, noi siamo in uno stato di assoluta incertezza e di totale assenza di informazioni. Noi, ancora adesso, non sappiamo se, come e quando torneremo in Italia».
Si spera che questa vicenda possa terminare, con un lieto fine, nel minor tempo possibile.