Crotone - Un parco è come un figlio: va aiutato a crescere
Crotone – Si stava concludendo il 2022 quando l’ex parco degli artisti, oggi piazzetta della cittadinanza attiva è stato riportato a nuova vita grazie alla buona volontà e all’impegno dell’associazion...

Crotone – Si stava concludendo il 2022 quando l’ex parco degli artisti, oggi piazzetta della cittadinanza attiva è stato riportato a nuova vita grazie alla buona volontà e all’impegno dell’associazione “Le pietre che narrano”, che, insieme a tantissimi altri enti ed associazioni, ha adottato il parco ed il risultato è stato immediatamente evidente: una riqualificazione di uno spazio abbandonato.
Dopo poco più di un anno siamo tornati nel parco della cittadinanza attiva per constatare, purtroppo, che l’entusiasmo iniziale e la passione civile di associazioni e semplici cittadini non basta a tenere vivo uno spazio che potrebbe essere il cuore sociale di un quartiere.
Inutile criticare, in questo caso, ma forse diventa più produttivo riflettere sulle iniziative popolari che non devono e non possono essere abbandonate a sè stesse, ma hanno la necessità, vitale potremmo dire, di essere prese per mano, accompagnate, controllate e sostenute.
Un po’ come fanno i genitori con i figli proprio nei parchi o nelle villette. Quando i bambini sono piccoli li si porta ai giochi e si sta lì con loro, poi crescendo, li si guarda a distanza, magari seduti su una panchina a chiacchierare con qualche altro genitore o a leggere un bel libro, ma senza mai troppo distrarsi dalle “giovani creature”.
E quest’attività non termina mai se non quando si ha la consapevolezza che i bambini sono diventati grandi, sono autonomi e possono camminare con le loro gambe.
Una buona amministrazione dovrebbe semplicemente comportarsi come un buon genitore, un padre e una madre amorevoli che seguono la crescita dei propri figli, senza soffocarli di attenzioni, lasciandogli i loro spazi di crescita, ma essendo sempre presenti quando ce n’è bisogno.
Il Parco della Cittadinanza Attiva ha bisogno di queste cure. Necessita sicuramente, per vivere in modo più vivace, degli entusiasmi delle associazioni e dei cittadini, ma all’occorrenza, e ora ci siamo, necessita di interventi straordinari.
Ci auguriamo che questo spazio possa tornare curato e illuminato (cosa che oggi appare un po’ lontana), ma che soprattutto ritorni vivo e vivace, reso ancora più allegro dai sorrisi dei tanti bambini del quartiere.