Crotone si prepara alla festa patronale, don Alessandro Saraco: «Sia occasione per tornare a sperare»
Crotone – É il protettore dei forestieri, così come lui, uditore delle parole di Paolo apostolo delle genti, si convertì al cristianesimo. Secondo la leggenda venne a Crotone, convertendo e predicando...

Crotone – É il protettore dei forestieri, così come lui, uditore delle parole di Paolo apostolo delle genti, si convertì al cristianesimo. Secondo la leggenda venne a Crotone, convertendo e predicando e divenendo primo vescovo della città. Dionigi era membro del Tribunale di Atene, ovvero l’Areopago (da qui Areopagita). Come pubblicato anche nell’Archivio storico di Crotone San Dionisio Areopagita è il “patrono principale” anche se da sempre il culto della Madonna di Capocolonna è più sentito dai fedeli. E in occasione di questa nuova festa, don Alessandro Saraco, parroco della parrocchia di San Dionigi ha inteso inviare un messaggio all’intera comunità.
«Nella bolla d’indizione del prossimo giubileo – scrive – dal titolo “Spes non confundit, la speranza non delude (Rm 5,5)”, Papa Francesco infatti scrive che «la speranza è il messaggio centrale del prossimo Giubileo». Perciò, la speranza sarà anche “il messaggio centrale” del nuovo anno pastorale parrocchiale 2024-2025. La speranza è la gioia che nasce dall’incontro con Cristo. La gioia cristiana viene da Dio stesso, dal sapersi amati da Lui. Viviamo, però, in un tempo in cui per molti la speranza sembra essere la grande assente. Purtroppo tanti per vari motivi sono afflitti dalla tristezza, dalla paura e dalla precarietà. In un contesto simile, come ravvivare la speranza? Affidandoci al Signore che non delude le nostre aspettative.
La speranza cristiana non è facile ottimismo: è la certezza, radicata nella fede, che Dio non ci lascia mai soli e mantiene la sua promessa: «Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me» (Sal 23,4). La speranza è celebrazione dell’amore di Cristo Risorto che è sempre con noi, anche quando ci sembra lontano. Perciò, auguro alla nostra comunità parrocchiale e alla nostra amata città di Crotone che la festa di san Dionigi sia occasione favorevole per ritornare a sperare, per non arrendersi, per continuare a credere che insieme e, con l’aiuto di Dio, ce la possiamo fare a superare momenti difficili e di criticità. Sono certo che il nostro santo patrono Dionigi e la Vergine Maria di Capocolonna vegliano sulla nostra città, sulle nostre famiglie e comunità parrocchiali proteggendoci e invocando su tutti e ciascuno abbondanze di grazie e favori celesti».