Crotone - Quella chiesetta in mezzo al fiume (Foto Gallery)

Crotone - Ci sono angoli della nostra città che non tutti conosciamo, nonostante queste siano alla luce del sole...

A cura di Redazione
05 febbraio 2025 07:30
Crotone - Quella chiesetta in mezzo al fiume (Foto Gallery) -
Condividi

Crotone – Ci sono angoli della nostra città che non tutti conosciamo, nonostante queste siano alla luce del sole, assolutamente non nascoste ma collocate, questo sì, in posti al quanto insoliti, almeno oggi.
Uno di questi posti a molti sconosciuti è l’antica chiesa di San Francesco, costruita sul letto del Fiume Esaro, vicina a quella che allora era la “clinica San Francesco” oggi trasformata in scuola (Il licero Gravina).

La chiesetta oggi sorge sotto il ponte che attraversa il fiume Esaro all’uscita nord della città. è proprio sotto il cavalcavia, ma nonostante la posizione insolita, è anche ben visibile dalla strada.
Si tratta, come abbiamo detto, della prima chiesetta di San Francesco, al cui interno era conservata la statua del santo, la stessa statua che oggi possiamo ammirare all’interno dell’attuale chiesa, costruita per volere dei “gaetanini” che per anni hanno serivto il quartiere.

Negli anni 50/60 la chiesetta di San Francesco sorgeva lontano dall’abitato, quasi una chiesetta di confine accanto al “passaggio a livello” che segnava la fine della città. Una chiesetta che però aveva una sua vivacità.
Infatti in quegli anni, erano tanti i crotonesi che venivano a passare la Pasquetta proprio qui, nei giardini della chiesa, sulla riva del fiume Esaro, con i bambini che passavano la giornata a giocare con le rane.

Immagini di una Crotone proletaria, in cui le “gita fuori porta” venivano organizzate a piedi e in luoghi particolarmente significativi. Significativo anche il fatto che nell’alluvione del 96 questa chiesa fu sommersa dalle acque ma, quasi “miracolosamente” lasciata intatta quasi immune alla forza dirompente dell’acqua.

Oggi invece questa struttura appare abbandonata, anche se non distrutta come tante cose che in città vengono dimenticate.
Chiusa al pubblico da un cancello e una catena, brutte anche a vedere.
Un “posto della memoria” che va preservata e mai accantonata e forse, questa chiesetta andrebbe rivitalizzata, anche perchè probabilmente ha ancora tante cose da raccontare, tante nuove pagine di storia da scrivere, e non sooltanto parole lasciate sul letto del fiume che, lentamente le porta a mare pe disperdersi nell’infinito.

Segui CalabriaOk