Crotone - Piazza Caputi: spazio senza più un'identità

Crotone – Piazza Caputi, non è una semplice rotonda ma uno spazio che ha una sua identità, storica, valoriale e sociale.Ha una valenza storica per ciò che contiene, o meglio dire conteneva. Nata come...

A cura di Redazione
23 aprile 2024 09:28
Crotone - Piazza Caputi: spazio senza più un'identità -
Condividi

CrotonePiazza Caputi, non è una semplice rotonda ma uno spazio che ha una sua identità, storica, valoriale e sociale.
Ha una valenza storica per ciò che contiene, o meglio dire conteneva. Nata come rotonda monumentale, al centro del rondò, infatti, era stata ricostruito lo scheletro di una nave greca che trasportava colonne in marmo. Quella nave con quei marmi rimase lì per anni, anche nell’incuria e nell’oblio dei crotonesi, ma sempre a rappresentare una storia e un’identità rilanciata poi grazie al ritrovamento archeologico davvero eccezionale avvenuto nel 2013, quando nella baia di Puna Scifo, nel cuore dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, fu ritrovato il più grande carico di marmi antichi mai trovato nel Mar Mediterraneo: 350 tonnellate di varietà di marmo proconnesio provenienti dalla Turchia e riconducibile ad una nave presumibilmente naufragata nel III° secolo d.C. Lo stesso marmo turco di cui erano fatte le colonne poste nella rotonda monumentale vicino allo stadio Ezio Scida.
Poi sparirono le colonne per una decisione della sovrintendenza, mai condivisa dalla città. Poi l’incidente di gennaio 2023 che ha di fatto cancellato la prua della nave, ancora oggi in riparazione.

Ma non c’è solo questo. Questa piazza fu dedicata ad Antonio Caputi che “negli anni difficile del dopoguerra realizzò tante opere pubbliche a beneficio della città”. Questa frase è incisa sul basamento in marmo posto a lato della piazza, peccato però che la scritta non sia più leggibile, perdendo di fatto le tante nozioni di storia di questo personaggio ai più sconosciuti.

La piazza era stata concepita anche come spazio sociale, tant’è che ai lati della rotonda sono state realizzate delle sedute davanti a dei leggii. Spazi questi che negli anni sono divenuti momenti di ritrovo per gli abitanti della zona che, soprattutto nelle calde sere estive, uscivano a cercare un po’ di ristoro e si siedevano proprio qui a socializzare, a condividere la propria quotidianità, probabilmente proprio come l’illuminato amministratore Caputi avrebbe sognato.
Dei Leggii, però, è rimasto solo il blocco in cemento, e di cosa c’era sopra se n’è persa ogni traccia, rendendo questo spazio ancora più anonimo.

Segui CalabriaOk