Crotone - Meo: «Iniziative belle come Wine Land vanno organizzate in periodi commercialmente morti, allo scopo di destagionalizzare l’offerta»
Crotone – L’iniziativa Wine Land ha avuto un successo indiscutibile, successo che ha sollevato anche qualche riflessione come quella di Fabrizio Meo, consigliere comunale, che pubblichiamo integralmen...

Crotone – L’iniziativa Wine Land ha avuto un successo indiscutibile, successo che ha sollevato anche qualche riflessione come quella di Fabrizio Meo, consigliere comunale, che pubblichiamo integralmente.
Meo: «Su questa città sembra essere calata una cappa»
“L’anno in corso, nella settimana tra Natale e Capodanno, ha visto lo svolgersi del bell’evento, Wine Land.
Sottolineo l’aggettivo “bello” per qualificare un evento che quest’anno ha monopolizzato il centro cittadino, ottenendo che l’Amministrazione si facesse carico del contorno concertistico, realizzando a qualche metro delle casette nelle quali si poteva degustare dell’ottimo vino, gli immancabili spettacoli economicamente consentici, c’è da presumere, con quei “quattro soldi” che ci sono arrivati da quella che è stata la nostra definitiva rinunzia ad ogni nostro diritto nei confronti dell’Eni, scaturenti dalle lotte che portarono alla stipula dell’atto di transazione del 2008.

Nel corso della manifestazione si sono svolte anche altre iniziative e tra l’altro qualche pubblica dissertazione tenuta da produttori ed esperti sommelier a cui purtroppo hanno assistito in pochi e che forse andava valorizzate diversamente.
Tale, lo sottolineo nuovamente, festoso, gradevole ed auspicabile evento, al di là di ogni altra possibile considerazione, ha però obiettivamente, fortemente limitato le opportunità d’incasso di molti fra i locali cittadini che attendono i giorni che vanno da Natale a Capodanno per rifarsi di una stagione che quest’anno è stata particolarmente infausta.
Chiunque sostenga che ciò non sia avvenuto ho non ha il senso della realtà o non ha il senso del ridicolo.
C’è da chiedersi, perché simili iniziative, in altre città o si organizzano in periodi commercialmente morti, allo scopo di destagionalizzare l’offerta, oppure si svolgono con differenti orari, chiudendo l’evento cioè ad un orario che avrebbe consentito agli utenti di andare a cenare nei locali che per dodici mesi all’anno, nella nostra città, garantiscono un’offerta nonostante tutte le difficoltà che rendono la loro sopravvivenza una continua scommessa.
Tenterò nei mesi che verranno di stimolare, anche nella preposta commissione consiliare, un dibattito che per una volta coinvolga anche gli operatori dei pochi locali rimasti in città, ma ci sono poche speranze che quest’amministrazione e chi con quest’amministrazione “dialoga” così bene, voglia accettare che qualcuno possa coltivare opinioni diverse dalle proprie ed i fatti di questi giorni, le reazioni assai seccate alle critiche ricevute, lo dimostrano.
Ma al di là di tutto, la notizia cattiva non è neppure tanto quella della mancata considerazione delle opinioni di chi non la pensa come l’amministrazione comunale, il che oramai è diventata un’abitudine invalsa, ma semmai che nessun commerciante, titolare di uno dei locali messi in difficoltà dall’evento, abbia anche pubblicamente espresso quanto privatamente manifestato e quindi il proprio motivato rincrescimento per le modalità di organizzazione di un evento che poteva rappresentare un’opportunità per tutti e che invece per qualcuno si è tramutato in una vera iattura.
Ancora peggio, alcuni fra costoro mi hanno manifestato la propria ritrosia a manifestare queste loro condivisibili opinioni, in quanto, hanno inteso precisarmi, temono ritorsioni.
Allo stato non sono in grado di comprendere cosa i medesimi possano nello specifico temere, ma quel che è certo è che in questa nostra Città si respira un’aria pesante.
Personalmente, volendo parlare della mia esperienza, ho incassato per mano della Giunta dell’amministrazione Voce una querela per calunnia e per diffamazione che considerata l’opinione a riguardo espressa da due giudici che hanno inteso pronunziarsi per il mio proscioglimento da ogni accusa, dovrebbe indurre l’autorità giudiziaria ad interrogarsi su affermazioni ed accuse da me proferite e che lo stesso Ente comunale ha qualificato come gravissime e false e che invece sono vere.
Poi, in questo fine anno, vi sono state le gravi dichiarazioni del Consigliere comunale Pingitore in ordine a quelle che sarebbero state delle problematiche sul posto di lavoro che sarebbero da ricondurre alla sua scelta di schierarsi con l’opposizione a Voce. Peggio ancora, abbiamo assistito alla mancata discussione della sua interrogazione a risposta orale, quale punto all’ordine del giorno e quindi la mancata, tempestiva, presa di posizione a riguardo del Sindaco nel corso dell’ultimo Consiglio, circostanza questa ben strana se si considera quante volte il medesimo sia solito prendere la parola in barba ad ogni norma regolamentare, favorito dalla conduzione di un Presidente del Consiglio Comunale che non soltanto io considero non oltremodo accettabile.
Mio malgrado, debbo chiudere l’anno con la considerazione che su questa città sembra essere calata una cappa.
Quanto sono lontani i tempi dei gazebo messi in piedi con pochi soldi dall’allora ambientalista ingegnere Voce.
Speriamo che arrivi al più presto il sole della giustizia a diradare le nebbie in cui siamo precipitati e che nel frattempo non accada nulla, di quello che più di qualcuno che osa dissentire, teme per sé. Buon anno nuovo a tutti”.