Crotone – La "Don Milani" non vuole sparire: "evidentemente un murales vale più di una scuola"

Crotone – Continua il dibattito intorno al “dimensionamento scolastico”, questa volta a far discutere è la proposta che il Comune di Crotone ha approvato ieri e spedito alla Provincia.LEGGI ANCHE:Crot...

A cura di Redazione
29 settembre 2023 07:30
Crotone – La "Don Milani" non vuole sparire: "evidentemente un murales vale più di una scuola" -
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Crotone – Continua il dibattito intorno al “dimensionamento scolastico”, questa volta a far discutere è la proposta che il Comune di Crotone ha approvato ieri e spedito alla Provincia.

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Crotone | Dimensionamento scolastico – Il Comune rilancia: autonomia a Papanice, sparisce la Don Milani

Ad intervenire questa volta sono i docenti della Don Milani che non condividono per nulla la decisione dell’amministrazione comunale di smembrare la scuola per dividerla in diversi istituti. I docenti rivendicano, con una lunga lettera, la mancanza di ratio nelle scelte della Fiunta Voce.

Ecco la lettera inviata al nostro direttore.

“Crotone | Dimensionamento scolastico – Il Comune rilancia: autonomia a Papanice, sparisce la Don Milani”
Gentile Direttore, inizia così un articolo apparso oggi sul suo giornale, articolo che in breve ha sconvolto tutta l’utenza dell’I.C. Don Milani il quale, in base alle decisioni odierne della Giunta Comunale, dal prossimo anno potrebbe non esistere più. Ebbene sì, dall’articolo si apprende che dell’I.C. Don Milani “molto probabilmente” non resterà più nulla, neanche il nome, sebbene sia un nome degno di grande rispetto!

La Scuola dell’Infanzia, che attualmente conta tre plessi, dovrebbe essere accorpata all’I.C. M.G. Cutuli, mentre la Scuola Primaria e la Secondaria di Primo Grado potrebbero essere assorbite dalla Giovanni XXIII, Istituto collocato in un quartiere centrale e lontano dalla Don Milani. Ciò che lascia perplessi gli scriventi, sono le dichiarazioni del Sindaco il quale afferma (secondo quanto riportato nell’articolo di cui sopra) che questa “proposta” (e ci si augura rimanga tale) “… non stravolge una realtà consolidata dei nostri Istituti Comprensivi, … non stravolge la vita delle famiglie, … tiene conto dell’interesse fondamentale dei nostri ragazzi”.

Ebbene, si ritiene che la scelta della Giunta di smembrare (perché non si tratta di accorpamento) l’I.C. “Don Milani” sia in netto contrasto con quanto dichiarato dal Sindaco e appare ancora più strano che tali dichiarazioni siano state fatte da un Sindaco che è pure Insegnante e sa bene che la scuola non è fatta di numeri che devono quadrare, ma è fatta di persone!

Decretare la “morte” di un Istituto che esiste da quasi trent’anni significa non tener conto di tutto ciò che vive dentro e fuori le mura di una scuola, anche se piccola come la Don Milani, significa stravolgere una realtà ormai consolidata … significa stravolgere la vita delle famiglie … significa non tenere conto dell’interesse dei ragazzi! L’I.C. Don Milani, come già detto, esiste da quasi trent’anni; presenta una struttura molto bella, una sorta di campus, dotata di palestra, campi da gioco, pista per la corsa, spazi verdi. Conta tre plessi di Scuola dell’Infanzia, uno dei quali collocato in via Saffo, un’ampia Suola Primaria e un plesso per la Secondaria di Primo Grado. L’Istituto ha avuto negli anni bravissimi Dirigenti che hanno saputo dare pregio alla scuola supportati da un corpo docenti validissimo e da un efficientissimo personale ATA. È stato il primo Istituto a indirizzo musicale di Crotone, e proprio grazie alla sua orchestra, negli anni ha portato alto il nome non solo della scuola, ma della città intera avendo vinto diversi premi in prestigiose competizioni musicali nazionali. Ma gli alunni dell’I.C. Don Milani si sono sempre distinti in molti ambiti: letterari, artistici, sportivi, di volontariato e, giunti alle scuole superiori e all’Università, hanno sempre dato prova di avere una eccellente preparazione. Il valore aggiunto della scuola è che, essendo piccola, è strutturata come una vera e propria famiglia, dove docenti, personale ATA e alunni si sentono a “casa”.

Ovviamente, come tutti gli Istituti Comprensivi, la linfa vitale della scuola sono i bambini della Scuola dell’Infanzia e in un periodo storico in cui nascono sempre meno bambini, negli ultimi anni la scuola ha subito un calo delle iscrizioni, ma questo non ha mai scoraggiato il Personale dell’I.C., anzi, ha rappresentato una sfida favorendo la ricerca di nuove strade per la didattica al fine di garantire un Piano dell’Offerta Formativa sempre più innovativo ed efficace. È bene ricordare, a chi ha fatto un mero calcolo numerico per pareggiare i conti tra un Istituto e l’altro, che nel momento in cui un I.C. viene privato della Scuola dell’Infanzia è destinato a morire. Chi mai iscriverà i propri figli alla Scuola Primaria o alla Secondaria di Primo Grado (ex) Don Milani dopo aver frequentato per tre anni e/o cinque anni altri Istituti? Si iscriveranno forse i bambini della Montessori che abitano in tutt’altro quartiere?

La conseguenza di questo scempio è che una volta esaurito il ciclo dell’attuale Scuola Primaria “Don Milani”, l’Istituto si trasformerà in un “rudere vuoto” e già dal prossimo anno, la maggior parte dei docenti cominceranno a fare domande di trasferimento per assicurarsi una sistemazione migliore, perché la Giovanni XXIII non sarà in grado di assorbire tutto l’organico della Don Milani! Insomma, tutto a danno dei pochi sventurati alunni che rimarranno ai quali non sarà più garantita la continuità didattica!! Viene da chiedersi, inoltre: dopo aver mandato al macero l’insegna che identifica l’Istituto Don Milani, attualmente diviso in più plessi ma accomunati dallo stesso spazio esterno, con quale “cartello” si potrà riconoscere la propria scuola? Quante “insegne” ci saranno nel giro di pochi metri? Cutuli? Montessori? Giovanni XXIII? Gli alunni saranno figli di tutti e … tristemente figli di nessuno, senza identità!

Ecco, allora, la grande contraddizione tra ciò che viene proclamato a gran Voce “… non stravolge una realtà consolidata dei nostri istituti comprensivi, … non stravolge la vita delle famiglie, … tiene conto dell’interesse fondamentale dei nostri ragazzi” … e ciò che poi, di fatto, avverrà con la cancellazione definitiva della scuola!

La Giunta, inoltre, in questa “proposta”, non ha tenuto conto del fatto che la scuola si colloca in prossimità di un particolare, importante ed ampio quartiere della città che ha assoluta necessità di avere “per sé”, in totale autonomia, un Istituto Scolastico, unica fonte di speranza e di rinnovamento per chi ogni giorno affronta enormi difficoltà per andare avanti.

Esponenti dell’attuale Giunta, compreso il Sindaco, in occasione dell’elezione del “Consiglio Comunale dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze” hanno visitato l’Istituto e hanno avuto modo di apprezzare con quanto entusiasmo e quanta voglia di fare e di esserci gli alunni della Don Milani hanno preso parte all’iniziativa. Ma come potranno mai sentirsi parte di una città che cancella definitivamente la loro scuola?

È certo che la Giunta Comunale giustificherà le proprie scelte additando una decisione dell’attuale Ministro che agli occhi di tutti appare insulsa e inappropriata, una vera violenza ai danni della Scuola italiana determinata dalla necessità di risparmiare, ma si rimane basiti di fronte all’arrendevolezza di chi dovrebbe difendere e tutelare i diritti dei propri cittadini, soprattutto quando da più parti si sente parlare di Regioni, Province e Comuni che insieme stanno facendo ricorsi contro questo scellerato Decreto che non tutela il diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione.

Qui a Crotone, come si evince dalle testate giornalistiche locali (… il Comune rilancia … recita il suo articolo!), le Istituzioni, invece di dialogare e trovare accordi a favore dei più deboli, litigano e si contraddicono a vicenda rendendo tutti ancora più deboli!!! Per concludere, in riferimento a quanto detto sull’importanza che questo Istituto ha per il quartiere in cui è collocato, è utile riportare testualmente quanto stabilito dalle Linee Guida della Regione Calabria: […] “Nel caso in cui si proceda all’aggregazione di due o più autonomie scolastiche localizzate in aree periferiche e marginali e in contesti urbani caratterizzati da povertà educativa e disagio economico e sociale il Comune potrà valutare di mantenervi gli uffici della dirigenza al fine di rafforzarne il ruolo di presidio a tutela del territorio.”

È evidente che, per la Giunta Comunale, nel caso dell’I.C. “Don Milani” queste indicazioni oggi non hanno avuto alcun valore. Non solo non è stata mantenuta l’autonomia, ma si è pensato bene di cancellare completamente la scuola! La stessa Giunta Comunale che oggi decreta la morte della scuola del quartiere, un paio di anni fa promuoveva la realizzazione di un imponente murales che avrebbe dovuto contribuire alla riqualificazione di tutta l’area. A questo punto, nasce spontanea un’amara considerazione, alla luce di quanto accaduto oggi: evidentemente un murales vale più di una scuola! Agli alunni dell’ex Don Milani basterà guardare il murales di Jorit per “sognare” un futuro migliore!!!

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