Crotone, Italia Viva accusa: "Trent’anni di stallo e inquinamento, ora serve una svolta concreta"

Filomena Greco: “Basta con le soluzioni impossibili e le chiacchiere inconcludenti. Le tecnologie per la messa in sicurezza permanente esistono: usiamole qui, per bonificare e proteggere il territorio”

A cura di Redazione
31 luglio 2025 21:00
Crotone, Italia Viva accusa: "Trent’anni di stallo e inquinamento, ora serve una svolta concreta" -
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Crotone - Nelle ultime settimane si è riacceso l'interesse intorno al sito di Crotone. Impianti chiusi da un quarto di secolo, centinaia di milioni investiti nel nulla, ed un carico di centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti tossici e pericolosi.  Nel 2020 il ministro Costa ha posto un vincolo per l'utilizzo di discariche calabresi per dare ospitalità ai rifiuti di Crotone.

Lo scouting di Eni in giro per l' Italia e l'Europa ha dato esito negativo, a parte una recentissima spedizione di 40mila tonnellate in Svezia, a costi ambientali e finanziari esorbitanti. Le restanti oltre 360mila tonnellate restano a Crotone, malamente ammucchiate e soprattutto produttrici di inquinamento non controllato.

"I Crotonesi vivono da oltre 30 anni accanto ad una bomba ecologica che nessuno in 30 anni si è preso in carico. Nonostante il cambio di maggioranze sia a livello locale che nazionale- denuncia Filomena Greco, responsabile regionale di Italia Viva- Mi domando cosa abbiano fatto in oltre un quarto di secolo coloro che adesso lanciano allarmi e chiamano alla contestazione. I rifiuti calabresi  non possono andare in giro per il mondo alla ricerca di un sito che li ospiti. La tecnologia oggi consente di " governare" i rifiuti  e allora perché non realizzare un impianto nello stesso sito che ospiti le vecchie scorie? Avremo la bonifica, il recupero del territorio e l'allontanamento del rischio ambientale".

Così conclude Filomena Greco che invoca concretezza e politica del fare da parte di tutte le forze in campo, perchè i crotonesi non ne possono più, " anche delle chiacchiere inconcludenti". Alla voce di Filomena Greco si è aggiunta quella del segretario provinciale di Crotone di Italia Viva, Ugo Pugliese e del commissario cittadino Mario Gaela, che hanno chiesto una decisione non più prorogabile del consiglio comunale di contestazione alla gestione attuale della bonifica da parte di Eni. I due esponenti crotonesi di Italia Viva si sono dichiarati favorevoli  all'ipotesi di una messa in sicurezza permanente in sito, purché questa avvenga nel rispetto di elevatissimi standard di sicurezza e con garanzie per l'impatto ambientale. " Dobbiamo constatare tuttavia che le recenti scelte dell'amministrazione comunale- concludono  Pugliese e Galea-  vanno purtroppo nella direzione opposta". 

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