Crotone - «Impegnati ad essere costruttori di positività», Vivere In celebra 50 anni

Crotone – Cinquant’anni di presenza, di impegno e di spiritualità. Il Movimento “Vivere In” ha celebrato questo significativo traguardo con un...

A cura di Redazione
10 marzo 2025 09:42
Crotone - «Impegnati ad essere costruttori di positività», Vivere In celebra 50 anni -
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Crotone – Cinquant’anni di presenza, di impegno e di spiritualità. Il Movimento “Vivere In” ha celebrato questo significativo traguardo con un convegno dal titolo “Sul fondamento della novità cristiana edificare la città degli uomini”, svoltosi l’8 marzo presso la Sala Sant’Agostino. Un incontro ricco di spunti di riflessione, che ha visto una partecipazione attenta e numerosa.

A moderare l’evento è stata la giornalista Giusy Regalino, mentre i saluti iniziali sono stati affidati a don Raffaele Leto, vicario generale della diocesi di Crotone-Santa Severina, testimone attento e riconoscente della lunga e feconda presenza del movimento sul territorio, e a don Stefano Cava, assistente diocesano del Movimento “Vivere In” che, ricordando i primi passi mossi proprio nei gruppi giovanili di Vivere In, ha ripercorso le tappe della feconda attività del Movimento sul territorio. Le relazioni hanno offerto un approfondimento sul pensiero e sull’eredità spirituale lasciata da don Nicola Giordano, fondatore di “Vivere In”. Mons Alessandro Saraco ha ripercorso alcuni dei suoi scritti, mettendo in luce la forza e l’attualità del suo messaggio. La professoressa Palma Camastra, membro della Direzione Generale del movimento, ha invece sottolineato l’importanza per ogni uomo e per ogni cristiano di riscoprire la propria identità sacrale, come chiave per rendere sacra ogni realtà umana.

“La città da edificare – ha spiegato la professoressa Camastra – è quella città stupenda, ricca e accogliente che ognuno di noi desidera. Una città non utopica, anzi assolutamente possibile da realizzare, se mossi dalla fede e dalla fiducia in quel Dio che, per primo, ha scommesso sull’uomo, incarnandosi e riducendo il Logos eterno del Padre nel perimetro della finitezza e corruttibilità umana”. A concludere l’evento sono stati Rachele Via e Antonino Leo, responsabili del Movimento “Vivere In”, che hanno espresso profonda gratitudine a tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno contribuito e continuano a contribuire a diffondere l’ideale della configurazione e della divinizzazione dell’uomo nella realtà storica e culturale di Crotone e del suo territorio. “Fare memoria – hanno sottolineato – è fondamentale, perché ci consente di guardare con fiducia e maggiore entusiasmo al futuro. Un futuro che ci deve vedere sempre più impegnati ad essere costruttori di positività”. Un messaggio di speranza e impegno che il Movimento “Vivere In” continua a trasmettere, con il desiderio che la sua presenza a Crotone possa continuare a essere un faro di spiritualità e di crescita per la comunità.

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