Crotone - Il Vice Ministro degli Affari Esteri: "Basta morti nei nostri porti, bisogna impedire le partenze illegali"
Crotone – In città questa mattina vi è stata la visita di Edmondo Cirielli, viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel Governo Meloni, presso la sede di Confindustria d...

Crotone – In città questa mattina vi è stata la visita di Edmondo Cirielli, viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel Governo Meloni, presso la sede di Confindustria di via Cutro in cui sono stati approfonditi i temi, i programmi e le attività promosse dalla Farnesina nel campo della cooperazione internazionale. Poi uno sguardo sul nostro territorio, per esser valorizzato commercialmente come rotta strategica del Mediterraneo.
Gli interventi del vice ministro, insieme a quelli dal presidente di Confindustria Crotone Mario Spanò, sono stati moderati dal giornalista Francesco Sibilla. “Vogliamo Illustrare le nostre aziende al vice ministro – ci ha detto Mario Spanò – vogliamo fare conoscere il nostro tessuto produttivo fatto da uomini e donne che lavorano, persone coraggiose che, nonostante le difficoltà, riescono a creare benessere nella nostra città. Abbiamo tante aziende che sono delle eccellenze nel panorama sia nazionale che internazionale, così come nella metalmeccanica o nella sanità privata“. L’intenzione, dunque, è “far conoscere queste realtà al vice ministro perché vorremmo che grazie al suo aiuto si possano tranquillamente trovare dei modi per poter internalizzare con altri paesi”.
“L’Africa è un grande continente geograficamente più grand di Europa e Stati Uniti messi insieme – ha dichiarato il Vice Ministro Ciriello – è un continente ricco di risorse e di materie prime, di possibilità di approvvigionamento energetico. Finora tutto il mondo si è sempre approcciato con l’Africa, non soltanto l’occidente. Noi pensiamo che bisogna cambiare registro, fare in modo che, in cambio di queste cose che servono a noi, bisogna far crescere l’Africa con infrastrutture, valorizzando il capitale umano. Se cresce un grande mercato economico lì, oltre a essere una cosa giusta moralmente, è anche una cosa conveniente per l’Italia”.
Abbiamo parlato poi, col Vice Ministro, della politica sui flussi migratori del Governo Meloni: “La vicenda di Steccato di Cutro è provocata dalla Turchia che ha fatto partire una nave senza controllo, la Grecia non è intervenuta per vigilare, Frontex che non ha fatto bene il suo dovere. E poi gli scafisti hanno fatto una brusca manovra facendo morire quelle persone. Secondo noi è dimostrato statisticamente – sono le parole del vice ministro – che più aumentano le partenze illegale nel Mediterraneo, più ci sono morti. L’obiettivo è impedire partenze illegali. Chi ha diritto sul piano umanitario a venire in Europa deve poterlo fare attraverso canali legali. Aggiungo, chi vuole venire a lavorare in Italia e non è un profugo da guerra protetto dal diritto internazionale, deve poter venire a lavorare secondo le regole delle nazioni, quindi con il decreto flussi. Dobbiamo stroncare le organizzazioni criminali che consentono il traffico delle persone sfruttando economicamente la disperazione anche a costo di farle morire”.
