Crotone - Il progetto Bosco Orizzontale: una svolta per la città

Crotone – Era l’estate del 2019 e dalle pagine del nostro giornale lanciavamo una nuova idea, un progetto per la città, addirittura protocollato al Comune: quello di realizzare un “bosco orizzontale”,...

A cura di Redazione
06 agosto 2024 22:51
Crotone - Il progetto Bosco Orizzontale: una svolta per la città -
Condividi

Crotone – Era l’estate del 2019 e dalle pagine del nostro giornale lanciavamo una nuova idea, un progetto per la città, addirittura protocollato al Comune: quello di realizzare un “bosco orizzontale”, un luogo in cui respirare il verde e ammirare, oltre al mare, la bellezza della natura. Nel pieno del terzo millennio, con un’urbanizzazione che ormai coinvolge anche le città di piccole dimensioni, con temperature sempre più alte, estati sempre più lunghe, pioggie sempre meno intense e rischio siccità sempre più in aumento, il verde può essere un toccasana non solo per l’ambiente ma anche per la salute fisica e psicologica dei cittadini.

Gli esperti definiscono gli alberi un’infrastruttura di salute pubblica. La presenza di verde urbano e di alberi nelle città, oltre a tutti i vantaggi relativi all’ambiente, assicura inoltre benefici per la salute fisica e mentale delle persone. Le aree verdi infatti offrono spazi per il relax, l’attività fisica e il contatto con la natura, riducendo lo stress.

Prendendo spunto dal noto bosco verticale di Milano – due edifici alti 110 e 76 metri completamente ricoperti da oltre 800 alberi e moltissime specie diverse tra piante floreali, arbusti e cespugli – CrotoneOk ha pensato di lanciare il progetto “bosco orizzontale: diecimila alberi da piantare in un anno nei parchi e nei viali di Crotone.
Tutto per incentivare la sostenibilità, rendere l’aria più pulita e anche abbellire le nostre zone, un progetto questo che potrebbe rappresentare anche un’opportunità di rilancio dell’immagine della città nel mondo.

Il progetto Bosco Orizzontale

Forse in pochi lo sanno ma c’è infatti una legge, la 10 del 2013, che riguarda le “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” e prevede che: tutti i comuni sopra i 15.000 abitanti si dotino di un catasto degli alberi; che per ogni bambino nato o adottato nei comuni sopra ai 15.000 abitanti venga piantato un nuovo albero e che i dati dell’albero dedicato vengano comunicati ai genitori del bambino; che gli amministratori del comune producano un bilancio del verde a fine mandato, che dimostri l’impatto dell’amministrazione sul verde pubblico (numero di alberi piantumati ed abbattuti, consistenza e stato delle aree verdi, ecc.).

Ma noi vogliamo andare oltre la legge. Lanciare una campagna che dia l’opportunità di far comprare e adottare un albero a qualsiasi privato, coinvolgendo i cittadini e anche i tanti crotonesi che vivono lontano dalla nostra città.
Richiamare tutti ad un nuovo senso di appartenenza tale da “voler lasciare il segno” nella propria città. L’obiettivo è l’acquisto e la piantumazione di 10.000 alberi che darebbero una immagine diversa alla nostra città, dando l’idea di un bosco che si sviluppa per tutta la città.

Per farlo c’è bisogno di un intervento comunitario, dell’aiuto di tutti, di ogni singola famiglia crotonese, ma anche di scuole, associazioni, ordini professionali e associazioni di categoria.
Un vero e proprio movimento di popolo che dia un impulso deciso ad un cambiamento radicale della città.

Già immaginiamo l’albero Pitagora, comprato e adottato dal Liceo Classico, l’albero Alcmeone, comprato e adottato dalla scuola omonima, l’albero Milone, l’albero Rino Gaetano, e accanto a questi l’albero con il nome del figlio del nostro vicino, o del professionista che oggi lavora a Milano o a Bologna.
Ed in questa fase si innesta anche una grande campagna di comunicazione che possa diventare virale sui social, lanciare un hashtag unico e inondare i social di foto, ognuno accanto al proprio albero.

E qui la parte dei leoni la farebbero proprio quei tanti crotonesi che abitano ormai lontano dalla città, che potrebbero non solo acquistare e dare il nome al proprio albero, ma, diventerebbero i testimonial del “bosco orizzontale”, tornando a Crotone e postando una foto con il proprio albero, facendo vedere al mondo come cresce ma soprattutto come ci si sente ad essere crotonesi.
Immaginiamo una città immersa nel verde con un bosco che abbia radici profonde, quelle di una storia e di una identità di un territorio.
Immaginiamo una Crotone diversa in cui il popolo, forse per la prima volta, si fa comunità e agisce all’unisono non per un interesse privato, ma per una visione diventata comune.
Immaginiamo un’iniziativa che porti il nome di Crotone nel mondo: dalla città di Pitagora alla città bosco, Crotone può far sempre parlare di sè.

Il Sondaggio

I crotonesi si sono espressi e alla domanda «Che ne pensi del progetto “Bosco Orizzontale”: idea, sogno o utopia?» i nostri lettori hanno entusiasticamente risposto che è un’idea, anzi un’ottima idea viste le percentuali. Il 94% degli intervistati ha infatti risposto positivamente alla domanda posta dalla nostra redazione e quindi considera il progetto Bosco Orizoontale una idea che si può realizzare, un percorso che si può intraprendere.

Il dibattito sui Social

E’ stato uno dei sondaggi più partecipati quello che la nostra redazione ha voluto lanciare questa settimana. In tanti hanno votato ma soprattutto in tanti hanno voluto esprimere pareri e commentare il progetto “bosco orizzontale”. Tanti spunti di riflessioni ma anche tanti pensieri positivi. I crotonesi, e anche gli emigrati, vorrebbero davvero vedere una Crotone più green. Maria scrive: «Il verde in città è frescura ed ossigeno ma va curato ed attenzionato da esperti giardinieri». Le fa eco Antonella che ribadendo la bontà del progetto aggiunge: «Il verde e i giardini, nonché le aiuole non sono curate e molti alberi sono stati tagliati rovinosamente. Il verde pubblico anche a causa delle elevate temperature, dovrebbe essere la priorità in questo territorio. Servono giardinieri esperti che si occupino dei parchi e delle aiuole». Erikah pensa a Parco Pignera: «Potrebbe diventare un bel piccolo polmone silano per la città». Anche il WWF ha risposto: «È una cosa fattibile – si legge sui social -, va comunque fatto uno studio accurato sulla tipologia di alberi da mettere, i luoghi e anche un’eventuale cura , soprattutto ci vuole la partecipazione di tutti gli enti comune, associazioni, scuole e anche dei cittadini. Penso ad alberi da frutta in modo da sostenere anche piccole cooperative sociali, anche il terreno ha la sua importanza basta un agronomo e una paio di settimane di studio». Entusiasta è Francesca che rilancia anche un modello di gestione europeo: «Idea meravigliosa e fattibile, per quanto riguarda la manutenzione mi viene in mente il modello “svizzero” la gestione del verde non è solo di competenza comunale bensì si esternalizza il servizio, permettendo a tutti i fiorai del luogo di occuparsi del verde in cui possono pubblicizzare la propria attività privata, ne consegue che fanno a gara per il pezzetto di verde piú bello e curato». Anche Giovanna racconta come viene curato il verde in altre città d’Europa: «Vivo in Germania nella foresta nera a Sankt Georgen Schwarzwald e siamo circondati da boschi, potete immagginare il fresco. Gli alberi concorrono a migliorare il microclima, d’estate contengono l’aumento delle temperature e d’inverno mitigano i venti più freddi, puliscono l’aria, danno ossigeno…io non posso che esserne felice se a Crotone questo progetto andasse in porto».
Maria Gaetano

Segui CalabriaOk