Crotone - Il mistero del drago della rotonda di Santa Rita

Crotone – Il drago di metallo, che da oramai quattro anni salutava quotidianamente i crotonesi dalla rotonda di Santa Rita, è volato via.Non sappiamo precisamente quando sia successo, sappiamo solo ch...

A cura di Redazione
01 giugno 2023 07:30
Crotone - Il mistero del drago della rotonda di Santa Rita -
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Crotone – Il drago di metallo, che da oramai quattro anni salutava quotidianamente i crotonesi dalla rotonda di Santa Rita, è volato via.

Non sappiamo precisamente quando sia successo, sappiamo solo che una mattina, i migliaia di crotonesi che ogni giorno percorrono, con la macchina, via Falcone e Borsellino per arrivare al centro o per tornare a casa, si sono sentiti spaesati nel non trovare più la scultura della rotonda di Santa Rita.

Eppure la statua dell’artista Luca Sanguedolce non è mai passata inosservata, come la statua sorella posizionata sulla rotonda di via Ghandi, sono state al centro del dibattito per tanto tempo.

Sulla “sparizione” della statua abbiamo chiamato l’assessore Rossella Parise che, dopo aver consultato gli uffici, ci ha comunicato che la statua caduta è stata recuperata dai dipendenti del comune e posta nel Palamilone in attesa di essere ricollocata al suo posto.

Come la statua sia caduta è un vero e proprio mistero, anche perchè sul piedistallo, ancora presente e in bella mostra al centro della rotonda non ci sono deformazioni tali da spiegare come sia avvenuto, c’è, ancora oggi, soltanto il pericolo di un ferro arrugginito lasciato lì, in attesa di non si sa cosa.

L’altro mistero, infatti, riguarda proprio quel piedistallo, non si comprende, infatti, il perchè non sia stato smontato e portato via con l’opera, anche perchè una volta era proprio un tutt’uno.

Per noi l’arte è arte ed in quanto tale espressione di una particolare sensibilità non va discussa ma anzi tutelata e preservata.

Si può discutere il significato di un’opera, ma non crediamo che le statue di Luca Sanguedolce, da questo punto di vista possano ricevere alcuna critica.

Per ricordare ai più distratti il significato delle due opere, riprendiamo un post di Facebook dell’artista pubblicato a novembre del 2019, poco dopo l’installazione.

«Le sculture in questione – spiega Luca Sanguedolce in un suo post dell’epoca – realizzate dalla Saipe e da me disegnate e donate alla città, vogliono descrivere, in modo del tutto personale, la Crotone sportiva, quella del mare e del sole che la baciano, ma anche quella ricca di storia e di personaggi che l’hanno vissuta e amata».

«Le due rotonde – prosegue Sanguedolce – sono posizionate a creare un percorso d’ingresso nella nostra città, quindi partendo dalla prima scultura, posizionata alla fine di Viale Gandhi, vista la volontà del Comune di dare una forte impronta sportiva, ho creato una figura che ricordasse una ginnasta in movimento che parte da terra e diventa arpione (simbolo di Nettuno e quindi del mare) per poi aprire le braccia al cielo e porgere il volto al sole che illumina questa nostra città quasi tutto l’anno. Quindi per dire a chi arriva; questa è una città di sport ma anche di mare e sole. Senza dimenticare che le braccia aperte sono segno di accoglienza e di pace e l’attinenza con il pacifista Gandhi a cui è dedicata la piazza mi è sembrata giusta».
«Percorrendo la strada – rivela Sanguedolce – che porta verso il centro, si incontra alla rotonda di Santa Rita, la seconda mia scultura, sembra ricordare un drago, simbolo dell’antica Kaulon, territorio che nell’antichità si estendeva da Crotone e l’alto crotonese fino a Locri e Reggio Calabria. Le due ali rappresentano le personalità duplici di Milone e Faillo che, non solo sono stati invincibili sportivi, ma anche grandi condottieri e guerrieri. Le due ali si intersecano a formare il corpo del Drago che in tutta la sua forza, vuole difendere e custodire le ricchezze di questa città. Quindi il greco per rievocare le nostre origini e l’opera contemporanea per guardare al futuro con l’orgoglio e la fierezza di essere grandi! Ma se la si osserva bene sembra anche che il drago si inchini a dare il benvenuto agli stranieri che arrivano in pace».

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