Crotone - Il Consiglio Comunale dei Ragazzi chiede la riapertura della piscina
Durante la Giornata dei Diritti dell’Infanzia, i giovani chiedono maggiore attenzione alla gestione degli impianti sportivi e alla collaborazione tra le società
Crotone - Si è tenuta ieri sera, nella Sala Consiliare Falcone e Borsellino, la riunione del Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini, delle Ragazze e dei Ragazzi, convocata in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. La seduta è stata presieduta dalla consigliera comunale Dalila Venneri, che ha aperto i lavori sottolineando l’importanza del protagonismo giovanile e del ruolo delle istituzioni nel garantire i diritti delle nuove generazioni. Ha partecipato anche il sindaco Voce, che ha assicurato il massimo impegno da parte dell’Amministrazione comunale per affrontare le criticità legate alla piscina comunale, ricordando che è già stato avviato un contatto con la Federazione Italiana Nuoto per supportare il percorso di risoluzione delle problematiche aperte. Gran parte degli interventi delle ragazze e dei ragazzi è stata dedicata alla situazione della piscina comunale, attualmente chiusa, e ai contrasti tra le due società che ne gestiscono la struttura. La giovane sindaca del Consiglio dei Ragazzi ha evidenziato come gli scontri tra società, anziché rappresentare i valori positivi dello sport, abbiano generato un clima di tensione che nulla ha a che vedere con lo spirito educativo che dovrebbe caratterizzare l’attività sportiva. Ha parlato di «rivalità e conflitti che hanno trasformato uno spazio che dovrebbe unire in una fonte di divisione». Una consigliera ha sottolineato con forza come «mentre gli adulti litigano, noi ragazzi non possiamo nuotare», mettendo in evidenza le conseguenze concrete dei contrasti: perdita di allenamenti, socialità, opportunità e diritti fondamentali. Un consigliere ha affermato che, se il risultato delle scelte e delle contrapposizioni delle società è una piscina chiusa, significa che «qualcosa è andato molto storto», richiamando gli adulti alla coerenza tra i valori dello sport e il loro comportamento. Una consigliera ha ampliato la riflessione sostenendo che non basta riaprire la struttura: serve «un modo nuovo di gestire gli impianti sportivi, più trasparente e collaborativo», ricordando che le società non esistono per competere fuori dall’acqua, ma per far crescere i ragazzi dentro l’acqua.
Una consigliera ha ribadito che i giovani non cercano conflitti ma «sport, serenità e possibilità di crescere», mentre il vicesindaco del CC.BB.RR. ha richiamato la necessità che l’impianto sia affidato a realtà in grado di essere «esempio e non problema». Infine, una consigliera ha concluso sottolineando che Crotone deve tornare a essere una città «in cui lo sport unisce, educa e protegge», e che tutto deve partire dalla riapertura della piscina e dal superamento delle divisioni tra le società. L’Amministrazione comunale ha accolto con attenzione e rispetto le riflessioni del Consiglio dei Ragazzi, riconoscendo la maturità e il valore civico degli interventi. Il sindaco Voce ha confermato la volontà di lavorare con determinazione per ristabilire condizioni di normalità, trasparenza e collaborazione nella gestione dell’impianto, nell’interesse primario dei giovani. La riunione si è conclusa con un appello forte e condiviso: restituire allo sport il suo ruolo educativo e inclusivo. In questa giornata dedicata ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, le ragazze e i ragazzi di Crotone hanno ricordato alla comunità adulta che ogni conflitto, ogni ritardo e ogni scelta ricade su di loro.