Crotone - Gli studenti dell'ITE Lucifero: «Siamo solo un numero? Difenderemo la nostra scuola»

Crotone – “Al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l’assillo dei riequilibri contabili.”Inizia così, con una citazi...

A cura di Redazione
29 settembre 2023 09:30
Crotone - Gli studenti dell'ITE Lucifero: «Siamo solo un numero? Difenderemo la nostra scuola» -
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Crotone – “Al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l’assillo dei riequilibri contabili.”

Inizia così, con una citazione di Federico Caffè, una lettera arrivata alla nostra redazione e firmata dagli studenti dell’ITE Lucifero che si oppongono alla bozza del piano di dimensionamento scolastico presentato dalla Provincia di Crotone.

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«Noi studenti dell’Istituto Lucifero – scrivono – abbiamo preso atto della bozza provinciale di dimensionamento scolastico e di strani accorpamenti che non passano inosservati. Noi studenti del Lucifero siamo solo un numero? Siamo motivati a difendere la nostra scuola, la nostra identità.

Un istituto economico in cui l’economia, il diritto, le lingue costituiscono la nostra identità,la nostra peculiarità che non va sottovalutata, sminuita. Il Lucifero è storia, un istituto che ha formato professionisti, i nostri padri, i nostri nonni, insomma un riferimento importante per la comunità intera.

L’economia muove il mondo del lavoro, per questo la nostra è una scuola sempre al passo con il futuro, attenta alle trasformazioni locali e globali, una formazione che garantisce a noi studenti un posto di lavoro o anche la possibilità di continuare con gli studi universitari.

Noi studenti insieme ai discenti del Nautico ormai da tanti anni condividiamo non solo parte dello stesso Istituto, come Aula Magna, laboratori, ma anche progetti e piani di miglioramento e avremo gli stessi tutor orientatori, secondo le nuove norme vigenti.

Un piano di dimensionamento che non si capisce a quali logiche risponda, che spartisce senza tenere conto delle esigenze di noi alunni né delle prospettive future, non è auspicabile, né comprensibile. La nostra storia andrebbe tutelata così come la nostra identità, il nostro indirizzo è unico e gli alunni tutti non siamo disposti a rinunciare a qualcosa che ormai è diventata parte di noi.

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