Crotone, gattino sbranato da un cane nel centro storico: "Promisero che i gatti non potevano starci"

Crotone – Un episodio di crudeltà contro gli animali scuote il centro storico di Crotone, precisamente nella zona di viale Regina Margherita, nei pressi della Pescheria. A raccontarlo è una residente...

A cura di Redazione
28 maggio 2025 12:36
Crotone, gattino sbranato da un cane nel centro storico: "Promisero che i gatti non potevano starci" -
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Crotone – Un episodio di crudeltà contro gli animali scuote il centro storico di Crotone, precisamente nella zona di viale Regina Margherita, nei pressi della Pescheria. A raccontarlo è una residente che denuncia l’ennesimo gesto di violenza gratuita ai danni dei gatti di quartiere, da anni presenti nella zona e molto amati dai cittadini.

Protagonisti della vicenda due gattini: Bianchino e Arancino, fratelli inseparabili, diventati simbolo di affetto e armonia in un contesto urbano che vuole attenzioni.

“Gli occhi si riempivano di gioia quando li vedevi riposare insieme, giocare, rincorrersi”, scrive la signora. Una scena quotidiana di tenerezza, dunque.

Il racconto prosegue con toni drammatici: “Ieri Bianchino è stato impaurito fino a quando, nell’estremo tentativo di difendersi, si è rifugiato nel giardinetto di una scuola vicina, dove è stato sgozzato da un cane pascolante in libertà”.

Secondo quanto denunciato, il cane circolava senza guinzaglio o controllo, e ha assalito il gattino in un’area scolastica che avrebbe dovuto rappresentare un rifugio sicuro.

“Chi ha compiuto questo vile gesto ha privato il centro storico della cosa più bella che c’era”, scrive ancora la residente, sottolineando come scene del genere si ripetano da tempo nell’indifferenza generale. “Avevano promesso e minacciato che nel centro storico i gatti non potevano starci, ed a distanza di tempo i gatti vengono trucidati nell’indifferenza di istituzioni in altre faccende affaccendate”.

Da anni, i cittadini chiedono l’istituzione di una colonia felina regolarmente riconosciuta, con apposita tutela e gestione sanitaria, ma le richieste non hanno trovato riscontro concreto. Il centro storico rimane così terra di nessuno, dove gli animali vengono abbandonati a se stessi e rischiano la vita ogni giorno.

La lettera si conclude con un appello accorato: “La malvagità umana ha avuto il sopravvento. Questa parte di centro storico rimane appannaggio di una violenza inaudita”.

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