Crotone - Gabella dimenticata dalla differenziata, Meo: "Un quartiere non ben voluto da chi amministra"
Crotone – Così scrive il consigliere comunale Fabrizio Meo: Alle volte l’inventiva di chi amministra le nostre sorti, supera l’immaginazione più fervida. Nel popoloso e dimenticato quartiere di Gabell...

Crotone – Così scrive il consigliere comunale Fabrizio Meo: Alle volte l’inventiva di chi amministra le nostre sorti, supera l’immaginazione più fervida. Nel popoloso e dimenticato quartiere di Gabella, gli abitanti che pure hanno saputo custodire un senso della Comunità (leggi qui l’articolo), hanno in queste ultime settimane e mesi rivendicato i propri diritti di cittadini, ciò è avvenuto con interlocuzioni formali ed anche con gesti dettati dall’esasperazione, non sempre giustificabili, ma ciononostante, oggi, 100 famiglie restano fuori dalla differenziata ed in questi anni nulla si è fatto per alleviare l’assenza di collegamenti o per migliorarne la viabilità.
Tantomeno si è pensato di posizionare le tanto pubblicizzate fototrappole al fine di immortalare e sanzionare chi si fa beffe dei divieti di scarico di rifiuti e del resto, persino nel faraonico cronoprogramma di manutenzione del verde pubblico di questa amministrazione, Gabella appare essere relegata tra le ultime evenienze, per quanto le urgenti problematiche igienico sanitarie della zona risalterebbero evidenti ad un cieco.
Ebbene, alla fine, giorno 15 giugno la risposta delle istituzioni è arrivata, non sappiamo se arriverà l’autobus però, perché collocare un cassonetto dell’immondizia al riparo di una pensilina che dovrebbe accogliere invece dei cittadini che hanno la colpa soltanto di abitare in un quartiere non abbastanza ben voluto da chi ci amministra è molto più che vagamente risibile quanto vagamente oltraggioso per chi sotto quella pensilina dovrebbe starci ad aspettare l’autobus.
Tantomeno, a giudicare da quanto ho ascoltato nei lavori di commissione, sono state prese minimamente in considerazione le istanze ed i suggerimenti di una comunità che in quel quartiere abita nonostante tutto e che aveva avanzato delle proposte che mi sono parse sensate, consigli ed istanze che mi pare siano stati capiti al contrario.
Stiamo parlando di Gabella una zona turistica non soltanto di fatto se solo si consideri che in questa stessa zona vi sono stabilimenti balneari, villaggi turistici, case vacanza, ma che tale vocazione rivendica in quanto trattasi della zona deputata per eccellenza, dagli strumenti urbanistici vigenti, all’espansione turistica.
Ci si domanda, cosa penseranno i turisti, nell’osservare solitari cassonetti posizionati in corrispondenza di discariche abusive di rifiuti anche pericolosi come l’amianto, lasciati li, non per giorni, ma da mesi, mesi e mesi e quanti selfie, cinicamente si faranno, con nello sfondo la prima pensilina per autobus riconvertita a ricovero per cassonetti dell’immondizia. Ma forse l’idea è proprio quella di far diventare una pensilina con sotto un cassonetto, un’inedita, attrazione turistica, da non imitarsi.