Crotone e i suoi gattari: negli angoli della città c'è chi si prende cura degli amici a 4 zampe

Crotone – Il fenomeno del randagismo felino nelle città italiane, come Crotone, rappresenta una realtà complessa che coinvolge numerosi cittadini, conosciuti come “gattari“, i quali si dedicano con pa...

A cura di Redazione
20 luglio 2024 09:00
Crotone e i suoi gattari: negli angoli della città c'è chi si prende cura degli amici a 4 zampe -
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Crotone – Il fenomeno del randagismo felino nelle città italiane, come Crotone, rappresenta una realtà complessa che coinvolge numerosi cittadini, conosciuti come “gattari“, i quali si dedicano con passione alla cura dei gatti randagi. A differenza dei cani randagi, i gatti non sono classificati dalla legge come randagi, il che significa che non esiste un’anagrafe felina o un registro ufficiale delle colonie feline. Tuttavia, i gattari hanno sviluppato una rete di supporto informale per prendersi cura di questi animali, offrendo loro cibo, acqua e cure mediche quando necessario.

Le colonie feline, gruppi di gatti che vivono in libertà ma frequentano abitualmente lo stesso luogo, sono diffuse in tutti i quartieri della città, con alcune particolarmente radicate nel centro storico. I gattari si impegnano a contenere la proliferazione dei gatti attraverso la sterilizzazione, cercando di mantenere un numero sostenibile di animali in ciascuna colonia. Questo impegno è fondamentale per prevenire problemi di sovrappopolazione e garantire il benessere sia dei gatti che degli abitanti della zona.

L’idea di creare oasi feline gestite da volontari, con un collegamento diretto all’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) e un registro delle sterilizzazioni, potrebbe rappresentare una soluzione efficace per migliorare la gestione delle colonie feline. Queste oasi permetterebbero di centralizzare le risorse e le competenze, offrendo supporto ai singoli gattari e facilitando l’accesso a convenzioni con rivenditori di mangimi per gatti. In questo modo, ogni quartiere potrebbe avere un punto di riferimento stabile per la cura dei gatti randagi, migliorando la qualità della vita sia per gli animali che per la comunità.

Ad esempio, tornando nel nostro centro storico, vi sono gattare di riferimento come Stefania, Antonietta, Antonella e Daniela, vere paladine per i nostri amici a quattro zampe. Gatti adottati anche in casa, e la richiesta di organizzare le colonie feline per il benessere degli amici a quattro zampe è tanta.

Nel cuore del nostro centro storico, esistono figure fondamentali per la cura dei gatti randagi, conosciute come gattare. Tra queste, spiccano Stefania, Antonietta, Antonella e Daniela, autentiche paladine dei nostri amici a quattro zampe. Queste donne dedicano tempo e risorse per assicurarsi che i gatti senza casa trovino cibo, cure e, quando possibile, una famiglia adottiva. La loro passione e dedizione sono cruciali per migliorare la qualità della vita dei gatti randagi e per organizzare colonie feline che garantiscano un ambiente sicuro e protetto.

Non sono solo le gattare a prendersi cura dei nostri amici felini; esistono anche gattari come Davide, che con altrettanta dedizione si occupano del benessere dei gatti randagi. I gattari svolgono un ruolo essenziale nel monitorare le colonie, fornendo cibo regolarmente e segnalando eventuali stati di malessere o necessità di intervento veterinario. La loro presenza assicura che i gatti possano vivere in condizioni migliori, riducendo il rischio di malattie e sofferenze inutili.

L’importanza delle colonie feline, gestite da gattare e gattari, non può essere sottovalutata. Esse rappresentano un rifugio sicuro per i gatti randagi, offrendo loro una seconda possibilità di vita dignitosa. La richiesta di organizzare e mantenere queste colonie è in costante crescita, riflettendo una maggiore consapevolezza e sensibilità verso il benessere animale. Grazie agli sforzi congiunti di queste persone straordinarie, il nostro centro storico diventa non solo un luogo di bellezza, ma anche un esempio di compassione e cura per tutti gli esseri viventi.

Miao.

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