Crotone - Ceneri sul capo nel primo giorno di Quaresima, il Vescovo: "Siamo chiamati a diventare più liberi"
Crotone – La Chiesa dell’Immacolata questa sera era gremita di fedeli per l’inizio della Quaresima, con il rito dell’imposizione delle ceneri. In questo giorno la Chiesa Cattolica prescrive infatti...
Crotone – La Chiesa dell’Immacolata questa sera era gremita di fedeli per l’inizio della Quaresima, con il rito dell’imposizione delle ceneri. In questo giorno la Chiesa Cattolica prescrive infatti il digiuno e l’astinenza dalle carni. Simbolicamente, le ceneri indicano la penitenza e l’Arcivescovo di Crotone-Santa Severina Monsignor Angelo Raffaele Panzetta, nella sua omelia, ha ricordato la caducità della vita e la necessità di convertirsi, per somigliare più a Dio, distaccandoci dunque dalle cose materiali.
“Ritengo che quello che il Santo Padre ha dato alla Chiesa Universale in questi giorni sia un messaggio valido per tutti. Il Papa ha spiegato che l’itinerario della Quaresima è nella luce dell’Esodo, descrivendolo come un itinerario di libertà – ha detto il presule nella sua omelia – e questa Quaresima sia un cammino di liberazione, per il recupero integrale della libertà che abbiamo come esseri umani, e come figli di Dio. Il cammino dell’Esodo è guidato da Dio, noi siamo chiamati a diventare più liberi, ma ognuno di noi deve fare la propria parte. Il Papa ci ricorda ad esempio che il tempo di Quaresima è tempo di lotta per la libertà, ovvero lottare contro quello che nella nostra vita ci impedisce di essere liberi per seguire il Vangelo”.
È seguito, dopo l’omelia, il rito dell’imposizione delle ceneri. Il Vescovo e i presbiteri nella navata della Chiesa dell’Immacolata hanno versato le ceneri sul capo dei fedeli, in segno di penitenza e di purificazione. Le ceneri vengono prodotte dalle palme benedette durante la Domenica delle Palme dell’anno precedente.
E’ un gesto che ci ricorda la disciplina della conversione per arrivare alla Pasqua; un cammino, ha spiegato l’Arcivescovo, che non si esercita a parole, ma con i gesti, affinchè proprio i due segni della Quaresima, le ceneri sul capo e la lavanda dei piedi, abbiano il potere della conversione, per “essere liberi dalle cose“.
Danilo Ruberto