Crotone - Al Castello la mostra "Il Volto Femminile dei Popoli", viaggio artistico nella diversità culturale
Crotone – “Il volto femminile dei popoli” è il titolo di un laboratorio dalla sinergia e dalla collaborazione dei progetti Sai Provincia e Comune di Crotone, enti gestori Cooperativa Agorà Kroton, Coo...

Crotone – “Il volto femminile dei popoli” è il titolo di un laboratorio dalla sinergia e dalla collaborazione dei progetti Sai Provincia e Comune di Crotone, enti gestori Cooperativa Agorà Kroton, Cooperativa Baobab, Cooperativa Orizzonti nuovi, Cooperativa Kroton Community e Prociv di Isola di Capo Rizzuto.
Tale iniziativa rientra nell’ambito delle attività proposte dal sistema di accoglienza e integrazione al fine di sensibilizzare la popolazione sulle tematiche inerenti l’immigrazione, il rispetto dell’unicità dell’altro, promuovendo l’interazione e la contaminazione del territorio. Inoltre tale percorso artistico rappresenta un esempio concreto di come la stretta collaborazione tra enti pubblici e del privato sociale, la valorizzazione del lavoro di rete, consente di rispondere in maniera integrata a bisogni sempre più complessi del territorio.
L’attività laboratoriale ha visto la partecipazione non solo delle beneficiarie accolte nei progetti SAI, ma anche di alcune donne crotonesi, evidenziando come la cittadina pitagorica sia aperta allo scambio, all’arricchimento e alla reciprocità. Il laboratorio è stato seguito dalla professoressa Caterina Martino, presidente dell’Associazione Convegni di cultura Maria Cristina di Savoia – sezione di Crotone, che da sempre si impegna a sostegno delle donne. «Il laboratorio – ha spiegato la Martino – ha aperto le sue porte con un obiettivo chiaro: celebrare la diversità dei volti e delle esperienze delle donne provenienti da culture differenti. Non si trattava solo di dipingere, ma di esplorare l’identità attraverso l’arte dell’autoritratto, offrendo uno spazio sicuro e creativo in cui le partecipanti potevano far emergere la propria storia e la propria cultura.
Ogni sessione di questo laboratorio coinvolgente ha presentato esercizi guidati che hanno permesso alle donne di esplorare diversi aspetti di sé stesse. Utilizzando tecniche pittoriche diverse e incoraggiando l’uso di simboli culturali e personali, l’autoritratto diventava uno specchio della loro interiorità. Era un viaggio di scoperta e comprensione di sé stesse in un contesto culturale più ampio.
Questo laboratorio ha abbracciato l’unicità delle partecipanti attraverso la diversità culturale che le caratterizza come parte essenziale del suo approccio. Ogni donna ha portato con sé la propria storia, la propria cultura e le proprie esperienze uniche. Sono state incoraggiate a integrare i loro tratti distintivi con i contesti ambientali che più le rappresentavano, utilizzando metodi grafici per trasferirli su tela e a colori, omaggiando così la ricchezza della diversità culturale delle donne di tutto il mondo.
L’arte ha un potere trasformativo. Come Frida Kahlo, che ha affrontato il dolore fisico ed emotivo trasformandolo in un’espressione creativa, molte partecipanti hanno sperimentato questo processo catartico per la prima volta attraverso la pittura. È stata una via colorata per superare le sfide personali e trovare forza nella loro espressione artistica.
Questo laboratorio non è stato solo un momento di creazione artistica, ma un’esperienza di connessione culturale e personale. Ha mostrato come l’arte possa fungere da veicolo di guarigione, sia per l’artista che per chi ammira l’opera. La tela diventava un territorio libero in cui la diversità culturale si intrecciava con la forza interiore di ogni donna, rendendo ogni pennellata un inno alla bellezza e alla complessità delle identità femminili in tutto il mondo.».
Le opere verranno esposte oggi nella Torre Aiutante del Castello dalle 9;00 alle 12;00 e dalle 18;00 alle 20;00.