Criminalità in Calabria, le zone più a rischio secondo l'indagine de Il Sole 24 Ore
Le province calabresi mostrano differenze marcate nei vari tipi di reati
Calabria - Nei giorni scorsi, Il Sole 24 Ore ha pubblicato i dati più recenti del Ministero dell'Interno sulla sicurezza nelle province italiane, evidenziando un quadro complesso della situazione della criminalità in Italia. I dati sono stati raccolti secondo l'Indice della Criminalità, che misura il numero di denunce ogni 100.000 abitanti. La Calabria continua a segnare punte elevate nell'indice di criminalità, con alcune delle sue province che occupano posizioni significative nella classifica nazionale. Ecco i dati aggiornati per le principali province calabresi: Catanzaro si trova al 47° posto; Vibo Valentia è al 55° posto; Crotone occupa la 78ª posizione; Reggio Calabria si posiziona al 88° posto; Cosenza chiude la classifica al 99° posto. Le prime posizioni della classifica indicano province con un numero elevato di denunce, e quindi con un tasso di criminalità più alto. In particolare, Catanzaro e Vibo Valentia risultano tra le province con i tassi di criminalità più preoccupanti della regione. Tuttavia, le province che occupano le ultime posizioni nella classifica, come Cosenza, segnano invece un tasso di criminalità relativamente più basso. Nonostante una situazione di generale criticità, le province calabresi mostrano differenze marcate nei vari tipi di reati. Ad esempio, Crotone primeggia in Italia per alcuni crimini come i tentati omicidi e le usure, ma è tra le province più tranquille per i furti. Al contrario, Cosenza si distingue per un numero elevato di danneggiamenti seguiti da incendio, ma ha meno casi di truffe informatiche rispetto ad altre province.