Concerto in memoria dei defunti al Conservatorio di Cosenza

Come ogni anno novembre è il mese in cui il Conservatorio fa memoria cristiana dei defunti attraverso la musica

A cura di Redazione
29 novembre 2025 16:00
Concerto in memoria dei defunti al Conservatorio di Cosenza -
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Cosenza - Come ogni anno novembre è il mese in cui il nostro Conservatorio fa memoria cristiana dei defunti attraverso la musica, consegnando un Requiem pro Conservatorii defunctis sempre diverso per programma e tema.

Il 16 dicembre alle 20 e 30, presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Coro del Conservatorio di Cosenza, diretto da Letizia Butterin, accompagnato dall’organista Emanuele Cardi proporranno pagine di straordinaria suggestione poetica, aventi come ideale messaggio «La Speranza del Cielo».

Nella storia della musica legata al rito delle esequie non possono non ricorre alla memoria gli affreschi preraffaelliti di Gabriel Fauré (Introito, Requiem op. 4), che, come tutti i compositori francesi, non vede nella morte squarci apocalittici. Lo stesso assunto non vale certo per Wolfgang Amadeus Mozart (Dies iræ, Requiem K 626), la cui musica musica in questa sede è accostata al De profundis di Antonio Salieri (di cui quest’anno ricorre il duecentenario della morte).

Il mottetto Exaudi, Domine del “candido” Lorenzo Perosi si inserisce perfettamente accanto al repertorio liturgico cristiano per eccellenza, il “gregoriano”, qui emblematicamente rappresentato dall’antifona Habitabit, dal communio Lux æterna, dalla “terribile” sequenza Dies iræ e dal peniteziale salmo 130 De profundis, nonchè dalla polifonia iberica di Alfonso Lobo (Versa est in luctum).

Come in ogni circostanza in cui si fa memoria di chi non c’è più, il transitus animae viene accompagnato dall’evocazione mariana; Prière à Notre-Dame (tratta dalla Suite Gothique di Leòn Boëllmann) è una preghiera senza parole dove la voce celeste dell’organo s’invola, ancora una volta, per ricordarci quanto la fragilità dell’umana esistenza ci appartenga anche se spesso ce ne dimentichiamo.



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