Catanzaro e Crotone uniscono le forze per garantire trasparenza, sicurezza e legalità nei lavori della "Jonica"
Prefetti, Anas e sindacati uniti per garantire trasparenza, sicurezza e lotta alle infiltrazioni mafiose nei cantieri

Sono stati sottoscritti oggi in Prefettura a Catanzaro quattro importanti Protocolli di Legalità, mirati a blindare i lavori di ammodernamento della Strada Statale 106 "Jonica" contro ogni tentativo di infiltrazione mafiosa e per assicurare la massima trasparenza e sicurezza nei cantieri.
I protocolli riguardano distinti lotti dello Stralcio 2 del tratto Cutro-Catanzaro della SS. 106. Nello specifico, i lotti interessati sono:
- Lotto 1: da Catanzaro (Km 0+000) a svincolo Uria compreso (Km 7+500 circa)
- Lotto 2: da svincolo Uria escluso (Km 7+500 circa) a svincolo Cropani incluso (Km 15+000 circa)
- Lotto 3: da svincolo Cropani escluso (Km 15+000 circa) a svincolo Marcedusa incluso (Km 25+000 circa)
- Lotto 4: da svincolo Marcedusa escluso (Km 25+000 circa) a svincolo Petilino incluso (Km 35+000 circa)
A siglare gli accordi, in base alle rispettive competenze territoriali, sono stati il Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, e il Prefetto di Crotone, Franca Ferraro (quest'ultima limitatamente al lotto n. 4). Presenti anche il Commissario Straordinario per la SS 106 "Jonica", Ing. Francesco Caporaso, un Dirigente di Anas S.p.A., i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di categoria Fillea CGIL, Filca CISL e Feneal UIL, e il Direttore dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catanzaro, Annarita Carnuccio.
L'obiettivo primario di questi Patti è garantire il preminente interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nella realizzazione delle opere. Ciò avverrà attraverso un rigoroso esercizio dei poteri di monitoraggio e vigilanza previsti dalla Legge, con l'intento di prevenire, controllare e contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa, oltre a verificare la sicurezza e la regolarità dei cantieri.
Per innalzare i livelli di prevenzione antimafia, il regime delle informazioni antimafia è stato esteso a tutti i soggetti della "filiera delle imprese" e a tutte le tipologie contrattuali, indipendentemente da oggetto, valore, durata e modalità di esecuzione. In caso di emersione di elementi che indichino tentativi di infiltrazione mafiosa, l'Aggiudicatore si impegna a risolvere il contratto o a imporre al suo Affidatario tale diritto.
I protocolli mirano anche a raggiungere significativi standard di sicurezza sui cantieri e a garantire il rispetto delle condizioni d'impiego dei lavoratori. Particolare attenzione sarà rivolta alle modalità di assunzione della manodopera, con l'impegno a definire procedure di reclutamento di massima trasparenza.
A tal fine, sarà istituita una banca-dati informatica per raccogliere i dati di tutti i soggetti coinvolti nella progettazione e realizzazione delle opere. Questa banca dati permetterà:
- Il monitoraggio degli aspetti procedurali e gestionali
- La connessione con il sistema di Monitoraggio Grandi Opere (MGO)
- La verifica delle condizioni di sicurezza dei cantieri
- La verifica del rispetto dei diritti dei lavoratori
- Il monitoraggio della forza lavoro presente in cantiere, inclusa la qualifica professionale
- Il monitoraggio della somministrazione di manodopera
È prevista la redazione di un "Piano di controllo coordinato del cantiere e del sub-cantiere" a cura del soggetto aggiudicatore. L'attuazione e la gestione di tale piano saranno di competenza dell'affidatario e del gestore dell'interferenza, sotto la vigilanza del soggetto aggiudicatore e il controllo delle Forze di polizia e dei Gruppi Interforze Antimafia.
Il regime adottato si estende a tutte le fattispecie contrattuali, inclusi i servizi di fornitura e trasporto di acqua (escluse società municipalizzate), servizi di mensa, pulizia e alloggiamento del personale, e la somministrazione di manodopera.
Verranno introdotte specifiche cautele per prevenire rischi di interferenze illecite a scopo corruttivo e contrastare tentativi di infiltrazione mafiosa. I disciplinari di gara conterranno clausole contrattuali che impegneranno aggiudicatario, affidatario e gestore dell'interferenza a denunciare al Prefetto e all'Autorità giudiziaria ogni fatto indicatore di interferenza mafiosa o tentativo di corruzione. Sono previste sanzioni e penali per condotte fraudolente volte a eludere tali obblighi, con misure di risoluzione contrattuale a vantaggio di chi denuncia.
Il monitoraggio sarà affidato a un tavolo istituito presso la Prefettura di Catanzaro, che si riunirà periodicamente avvalendosi del Gruppo Interforze Antimafia e dei designati dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro.
"Si tratta di Accordi molto importanti che vanno a delineare un quadro regolatorio tra tutti i firmatari che punta alla celerità delle procedure, alla circolarità delle notizie, alla tutela dei lavoratori e a preservare ogni fase da forme di ingerenza della criminalità organizzata", hanno dichiarato congiuntamente i Prefetti De Rosa e Ferraro.