Calabria ancora in crisi sanitaria, maglia nera per i Livelli essenziali di assistenza
Calabria – Il ministero della Salute ha reso noto il bilancio del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza. Da questo rapporto emerge che 7 regioni su 21 sono inadempienti sui tre fattori pri...

Calabria – Il ministero della Salute ha reso noto il bilancio del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza. Da questo rapporto emerge che 7 regioni su 21 sono inadempienti sui tre fattori principali: servizi di prevenzione e sanità pubblica, distrettuali e ospedalieri. L’emergenza è stata creata dalla pandemia, ma non può più essere quella una giustificazione. I territori bocciati, ovvero Provincia autonoma di Bolzano, Valle d’Aosta, Molise, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Intanto la Calabria ha fatto un sunto dell’impegno sulla sanità. Sono 2.191 le assunzioni di personale sanitario dall’1 gennaio 2022 al 30 aprile 2023. Il dato è stato illustrato oggi dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella sua qualità di commissario al ramo, nel corso di un incontro al quale hanno preso parte anche il sub commissario alla sanità, Ernesto Esposito, il direttore generale del dipartimento Salute della Regione, Iole Fantozzi, e il commissario straordinario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti.
Si tratta di dati relativi alle assunzioni di medici, infermieri e operatori sanitari. Nello specifico, le assunzioni a tempo indeterminato sono state, al momento, 1.450 e le stabilizzazioni 741. A queste si aggiungono 1.080 assunzioni a tempo determinato. Nel corso del suo intervento il presidente Occhiuto ha evidenziato come durante il periodo commissariale, dal 2008 al 2021 “il comparto sanitario ha perso circa 4.000 unità lavorative, passando dal 23.625 del 2008 a 19.203 nel 2021. Dal 2022, nonostante l’effetto della gobba pensionistica – ha aggiunto – derivante dal cosiddetto baby boomers siamo riusciti ad incrementare le assunzioni”.