Bonifica del SIN di Crotone, Errigo replica a Oliverio: “Basta narrazioni fuorvianti, servono fatti e legalità”
Duro intervento del Commissario contro le critiche di Mario Oliverio: “Rispetto le opinioni, ma i dati parlano chiaro. I rifiuti pericolosi? Già inviati fuori regione e all’estero”

CROTONE – “Il mio mandato non è mantenere lo stallo, ma superarlo”. Con queste parole Emilio Errigo, Commissario straordinario per la bonifica e la riparazione del danno ambientale del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Crotone – Cassano – Cerchiara di Calabria, interviene con fermezza nel dibattito scaturito dalle recenti dichiarazioni dell’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, rilasciate in audizione davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite legate al ciclo dei rifiuti.
Errigo, in una lunga e articolata nota, contesta quella che definisce una “narrazione parziale e fuorviante” della complessa vicenda legata alla bonifica di uno dei siti più compromessi d’Europa, precisando che “le opinioni, pur legittime, devono poggiare su dati giuridici, tecnici e amministrativi corretti e completi”.
“Non accetto ricostruzioni imprecise: la bonifica è finalmente in movimento”
Il Commissario sottolinea che il suo incarico, conferito dal Governo nazionale, ha un obiettivo preciso: “imprimere una svolta concreta e definitiva a un procedimento che per decenni è rimasto bloccato, disperso tra fasi interlocutorie e responsabilità mai pienamente assunte”.
Nessuna intenzione di polemizzare con Oliverio – Errigo ribadisce il “rispetto personale” per l’ex governatore – ma il richiamo ai fatti è netto: “Non è accettabile che si continui ad alimentare confusione su una materia così delicata per il futuro ambientale, economico e sanitario della Calabria”.
La questione dei costi e dei rifiuti pericolosi
Tra i punti contestati a Oliverio, Errigo smentisce categoricamente l’accusa di spese eccessive per sedi romane:
- “La sede legale è ospitata presso lo stabile della Sogesid S.p.A. a Roma e la sede operativa si trova nel Palazzo della Provincia di Crotone. Parlare di ‘milioni di euro’ spesi è infondato e grave”.
Sulla gestione dei rifiuti speciali pericolosi, il Commissario ribadisce la correttezza delle procedure in atto:
- “La discarica SOVRECO S.p.A. è autorizzata dalla Regione Calabria a ricevere e trattare rifiuti speciali pericolosi, come certificato dal Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) gestito dalle Camere di Commercio”.
- Errigo definisce “illogico e incomprensibile” che rifiuti dello stesso tipo arrivino da altre regioni italiane per essere smaltiti in Calabria, mentre quelli provenienti dal SIN devono spesso essere trasferiti fuori regione o all’estero.
In merito alla bonifica, conferma che “una parte dei rifiuti pericolosi è già stata destinata all’estero” e che “il trasferimento di ulteriori quantitativi rappresenta un segnale concreto di avanzamento, sebbene i tempi restino lunghi e complessi”.
“Rispetto della legalità e massima trasparenza”
Errigo evidenzia che ogni decisione della struttura commissariale è sottoposta al controllo della Corte dei Conti, dei Ministeri vigilanti e della Procura della Repubblica.
“Il denaro pubblico non appartiene al Commissario né a un singolo ente, ma alla collettività. Ogni atto è ispirato ai principi di legalità, economicità, efficacia e trasparenza previsti dalla contabilità pubblica”.
In attesa dei giudici
Il Commissario fa anche riferimento alla sua Ordinanza n.1/2025, attualmente oggetto di attenzione giudiziaria: “Confido nelle decisioni dei giudici competenti; mi rimetterò con coerenza e senso di responsabilità a ciò che stabiliranno”.
Appello al confronto sui documenti ufficiali
Concludendo, Errigo lancia un invito diretto a Oliverio e a chiunque voglia approfondire la vicenda: “La Calabria non ha bisogno di polemiche, ma di rigore e serietà. Invito tutti a leggere attentamente i documenti ufficiali e i provvedimenti amministrativi, per fornire ai cittadini un’informazione aderente alla realtà”.