Autovelox, ci sono novità: ecco come cambieranno le regole

Il provvedimento sui dispositivi di rilevazione della velocità, voluto dal ministro Salvini, stabilisce che questi dovranno essere segnalati almeno un chilometro prima dei centri urbani e dovranno ris...

A cura di Redazione
27 maggio 2024 14:30
Autovelox, ci sono novità: ecco come cambieranno le regole -
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Il provvedimento sui dispositivi di rilevazione della velocità, voluto dal ministro Salvini, stabilisce che questi dovranno essere segnalati almeno un chilometro prima dei centri urbani e dovranno rispettare una distanza minima tra loro sulla stessa strada.

Il decreto prevede anche le situazioni in cui il cittadino può richiedere la contestazione immediata della multa. Domani, martedì 28 maggio, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto Autovelox, annunciato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini durante il question time alla Camera la scorsa settimana.

L’obiettivo del provvedimento, in vigore da inizio giugno, è chiaro: disciplinare rigorosamente l’uso e la collocazione degli autovelox. Verranno introdotte una serie di misure che modificheranno sostanzialmente l’uso dei rilevatori di velocità. Salvini ha sottolineato che gli autovelox devono essere utilizzati come strumenti di sicurezza e non come mezzo per aumentare le entrate comunali attraverso le multe. Tra le novità più rilevanti, il decreto prevede che gli autovelox siano segnalati in anticipo, almeno 1 km prima fuori dai centri urbani.

Inoltre, tra un dispositivo e l’altro dovranno esserci distanze minime differenziate in base al tipo di strada (urbana o extraurbana) per evitare la serialità delle multe nello stesso tratto. Questo cambiamento mira a garantire maggiore trasparenza e a ridurre l’uso indiscriminato dei rilevatori di velocità.

La collocazione degli autovelox sarà determinata dai Prefetti e i dispositivi potranno essere posizionati solo in aree ad alto tasso di incidenti, dove è documentata l’impossibilità o la difficoltà di contestazione immediata a causa delle condizioni strutturali della strada. Il decreto stabilisce che la velocità rilevata dagli autovelox sarà parametrata a quella prevista dal codice per ciascuna tipologia di strada, come 50 km/h nei centri urbani. Sulle strade extraurbane, invece, come ha dichiarato Salvini, “i dispositivi potranno essere utilizzati solo per riduzione della velocità non superiore a 20 km rispetto al limite ordinario”.

Questa scelta è stata giustificata da Salvini con l’intento di utilizzare gli autovelox in modo mirato e necessario, come vicino a scuole, asili o ospedali, evitando l’uso di rilevatori di velocità senza una reale esigenza di sicurezza. Affinché il cittadino non sia “ingiustamente vessato” dall’uso dei dispositivi, il decreto stabilisce anche i casi in cui si può richiedere la contestazione immediata. Viene precisato che è possibile fare ricorso a dispositivi che si trovano a bordo di un veicolo in movimento senza contestazione immediata solo nei casi in cui non sia possibile collocare postazioni fisse o mobili. In generale, però, gli autovelox a bordo delle auto delle forze dell’ordine devono essere adeguatamente riconoscibili.

Secondo una statistica de Il Sole24Ore, le multe per infrazioni sulle strade hanno fruttato oltre 1,5 miliardi di euro, il 6,4% in più rispetto al 2022 e il 23,7% in più del 2019. I comuni che erogano più sanzioni sono quelli medio-piccoli, con meno di diecimila abitanti, che in totale hanno incassato 238,6 milioni di euro.

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