Autonomia Differenziata - Irto: «Questa legge mina l’unità nazionale»

Il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Partito Democratico, è tra i più attivi oppositori della legge sull’autonomia differenziata.Quale sono le sue maggiori contrarietà a questa legge?Ques...

A cura di Redazione
10 luglio 2024 12:00
Autonomia Differenziata - Irto: «Questa legge mina l’unità nazionale» - Nicola Irto, segretario regionale del PD
Nicola Irto, segretario regionale del PD
Condividi

Il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Partito Democratico, è tra i più attivi oppositori della legge sull’autonomia differenziata.

Quale sono le sue maggiori contrarietà a questa legge?
Questo tipo di legge porterà alcune regioni a poter chiedere competenze in materie strategiche, penso, per esempio, alla Sanità e all’Istruzione tra le altre, e potranno avere autonomia su queste competenze. Il rischio reale è di sbrandellare il Paese. Il rischio è concreto non a caso questa proposta viene dalle Lega, che è la stessa Lega Nord che ieri parlava di secessione e che oggi gli dà un nome nuovo, ostico, anche brutto, come l’autonomia Differenziata, che, però, guarda caso, porterebbe allo stesso risultato, cioè quello di dare più poteri ad alcune Regioni che stanno meglio e lasciare indietro il Mezzogiorno e la Calabria. Appena il centrodestra ha approvato questa legge vergognosa, il presidente Luca Zaia ha chiesto l’autonomia per il Veneto in nove materie non legate ai Livelli essenziali delle prestazioni ma comunque determinanti, per esempio Commercio con l’estero, Professioni, Protezione civile, Previdenza complementare e integrativa e Organizzazione della giustizia di pace. Con la complicità dei parlamentari calabresi e del presidente Occhiuto, il centrodestra ha scritto la condanna del Sud e della Calabria in particolare, approvando l’autonomia differenziata voluta dalla Lega.

Lei pensa che la nostra regione possa restare indietro solo sulla Sanità o rischia anche sulle altre materie?
Anche sulle altre materie strategiche. Non solo rimane indietro ma si crea un problema di Sistema Pese. Lei si immagini che con questa legge, a breve, potremo avere venti sistemi di istruzione diversi. Avremo percorsi regionalizzati sull’Istruzione, su percosi scolastici. Tutto questo vorrebbe dire minare all’unità d’Italia, vorrebbe dire creare una nuova generazione di italiani che non sono italiani ma studiano percorsi regionalizzati senza una cornice importante che è stata l’ossatura di questo Paese con una straordinaria e importante scuola pubblica italiana.

Quali sono le iniziative in programma per cercare di bloccare questo percorso diventato, oramai, legge dello Stato?
Noi abbiamo fatto una grandebattaglia parlamentare, nonostante questo la legge è stata approvata. Adesso lavoraimo attraverso i Consigli regionali che lo vorranno. Intanto abbiamo già raccolto l’adesione delle Regioni a guida centrosinistra per chieedere che la legge venga impugnata. Parallelamente ci stiamo preparando anche con una raccolta firme per portare la discussione anche sul piano referendario e spiegare ai cittadini che si sta davvero procedendo a spaccare l’Italia. Anche, quindi, un’inizaitiva di popolo, con il popolo, con le persone, spiegando i nostri motivi e rendendoli attenti a questo processo che rischia davvero di minare l’unità nazionale.

Segui CalabriaOk