Terremoto nella sanità calabrese: misure cautelari per cinque medici a Catanzaro

Medici e impiegati facevano visite private illegali fuori ospedale, incassando soldi in nero e truffando l’azienda sanitaria

A cura di Redazione
15 luglio 2025 13:28
Terremoto nella sanità calabrese: misure cautelari per cinque medici a Catanzaro -
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Cinque dirigenti medici, tre infermieri e due dipendenti amministrativi dell’azienda ospedaliera universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro sono finiti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta congiunta della Guardia di Finanza e dei Carabinieri del Nas. Coinvolto anche un imprenditore nel settore della vendita di dispositivi medicali, come già raccontato QUI.

I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica. Complessivamente sono 14 le persone indagate.

Secondo quanto emerso dalle indagini, supportate da intercettazioni e perquisizioni, sarebbe stato scoperto un sistema consolidato di truffa e peculato ai danni dell’azienda ospedaliera. In particolare, otto dirigenti medici, con la complicità dell’ufficio ALPI (Attività Libero Professionale Intramuraria), avrebbero svolto visite private in studi esterni all’ospedale, in violazione delle norme sull’intramoenia.

I medici incassavano dai pazienti pagamenti in contanti, versando solo una parte minima nelle casse dell’ospedale, occultando così la reale entità dei compensi e le attività irregolari.

I reati contestati spaziano da associazione per delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato, falsa attestazione di presenza in servizio, fino a accesso abusivo a sistemi informatici, falsità materiale, emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e autoriciclaggio.

A un ex dirigente medico è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per fatti commessi durante l’incarico, mentre un altro medico ha ricevuto il divieto di dimora nel comune di Catanzaro.

Il Gip ha inoltre disposto il sequestro di circa un milione di euro, ritenuto profitto delle condotte illecite contestate a otto medici e all’imprenditore coinvolto.

L’indagine conferma, ancora una volta, come controlli mirati e sinergia tra forze dell’ordine siano fondamentali per contrastare fenomeni di corruzione e spreco di risorse pubbliche nel settore sanitario.














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