Arriva la Pasqua e salgono i prezzi: secondo Fedagripesca è causa del maltempo
Questa settimana si registra un aumento dei prezzi del pesce, principalmente a causa delle avverse condizioni meteorologiche che hanno limitato drasticamente le attività in mare. Ciò ha comportato una...

Questa settimana si registra un aumento dei prezzi del pesce, principalmente a causa delle avverse condizioni meteorologiche che hanno limitato drasticamente le attività in mare. Ciò ha comportato una riduzione sia nella quantità che nella varietà di pesce disponibile nei mercati, influenzando direttamente le scelte di acquisto in vista delle festività pasquali.
Secondo quanto riportato da un monitoraggio condotto da Fedagripesca-Confcooperative sulle attività dei pescatori, la Settimana Santa rappresenta, dopo le festività natalizie e le vacanze estive, il periodo dell’anno in cui la domanda di pesce aumenta fino al 50%.
La conferma dell’aumento
Anche la Borsa merci telematica italiana (Bmti) conferma l’aumento dei prezzi e la scarsa disponibilità di prodotto, come evidenziato dai dati del mercato ittico all’ingrosso di Roma della rete Italmercati.
Tra le poche specie disponibili, si registrano aumenti nei prezzi del nasello (passato da 11 a 15 euro al chilo per le dimensioni più grandi), dei gamberi rosa (da 10 a 12 euro al chilo) e delle seppie (da 13 a 15 euro al chilo). Anche il polpo verace ha visto un incremento di prezzo, passando da 13 a 16 euro al chilo. Le cozze, piatto tipico per il Giovedì Santo in alcune regioni del sud, sono di ottima qualità e hanno mantenuto prezzi stabili rispetto all’anno precedente, con il prodotto proveniente principalmente da Taranto che si attesta tra i 2,70 e i 2,80 euro al chilo.
Nelle marinerie, a causa delle avverse condizioni meteo e dei problemi di insabbiamanto dei porti, gli operatori, come precisato da Angelo Grillo, presidente della cooperativa La Concordia ad Anzio, sono incerti sulla possibilità di uscire in mare. Tuttavia, le specie di pesce di alta qualità come calamari, polpi, seppie, mazzancolle, sogliole, rombi e dentici continuano ad essere vendute con successo, quando disponibili, insieme a gamberi e scampi.
Nel Veneto, negli ultimi 45 giorni, si osserva un aumento dei prezzi per i pescatori, con gli scampi che passano da 18 a 42 euro al chilo all’ingrosso, le mazzancolle da 15 a 28 euro, e anche le seppie, che a causa delle temperature miti, hanno anticipato di due mesi l’avvicinamento alla costa per deporre le uova, suscitando l’interesse del granchio blu. Anche nelle Marche, nonostante il maltempo, i prezzi del pesce rimangono stabili.