Appello congiunto dei sindacati calabresi per i lavoratori stagionali di Calabria Verde

Aumentare le giornate lavorative e rafforzare la lotta agli incendi

A cura di Redazione
17 luglio 2025 17:00
Appello congiunto dei sindacati calabresi per i lavoratori stagionali di Calabria Verde -
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 FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL di Cosenza lanciano un appello urgente al governo regionale della Calabria per migliorare le condizioni dei circa 300 lavoratori stagionali ex L.R. 15/2008, impiegati da Calabria Verde. I sindacati chiedono un aumento delle giornate lavorative per garantire maggiore dignità ai lavoratori e rafforzare le attività di prevenzione e lotta agli incendi boschivi.


La rivendicazione dei sindacati Le segreterie provinciali, rappresentate da Antonio Pisani (FAI CISL), Giovambattista Nicoletti (FLAI CGIL) e Antonio De Gregorio (UILA UIL), sottolineano come questi lavoratori precari rivendichino il diritto di essere impiegati meglio e più a lungo, specialmente durante l'intera durata della campagna antincendio boschivo (AIB), considerata uno degli strumenti più efficaci per contrastare gli incendi.


Difficoltà di Calabria Verde e budget insufficiente Il comunicato evidenzia come Calabria Verde, pur attuando egregiamente i programmi regionali, stia affrontando serie difficoltà a causa della costante riduzione del numero di operai idraulico-forestali a tempo indeterminato. Questa situazione compromette l'organizzazione del servizio, fondamentale per la salvaguardia del patrimonio forestale. Il budget economico annuale pro capite assegnato ai lavoratori stagionali è "oggettivamente insufficiente", impedendo un utilizzo ottimale del personale e il raggiungimento di un livello minimo di dignità personale.



Richieste e possibili azioni future I sindacati chiedono da tempo una modifica alla legge regionale vigente per incrementare le risorse e aumentare gradualmente le giornate lavorative. In attesa di una riforma legislativa, sollecitano l'implementazione immediata di "soluzioni ponte". Reiterano, inoltre, la richiesta di un tavolo di confronto urgente con le istituzioni regionali per individuare soluzioni concrete e non più rimandabili. In assenza di risposte, FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL si dicono pronti ad attivare "altri strumenti democratici" per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori e delle loro famiglie.

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