Altilia celebra la sua storia con la “Festa del Brigante” – II edizione

Torna per la sua seconda edizione la “Festa del Brigante”, evento culturale e rievocativo che animerà le vie di Altilia, frazione del comune di Santa Severina, in provincia di Crotone. L’iniziativa si...

A cura di Redazione
19 maggio 2025 14:00
Altilia celebra la sua storia con la “Festa del Brigante” – II edizione -
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Torna per la sua seconda edizione la “Festa del Brigante”, evento culturale e rievocativo che animerà le vie di Altilia, frazione del comune di Santa Severina, in provincia di Crotone. L’iniziativa si terrà sabato 1 giugno 2025 a partire dalle ore 16:00, trasformando il borgo in un teatro a cielo aperto dedicato alla memoria storica e alle tradizioni del Meridione post-unitario.

Il programma della giornata:

  • Ore 16:00 – Apertura della festa con passeggiata tra i vicoli del borgo e visita ai vari stand tematici, che offriranno prodotti locali, artigianato e materiali divulgativi sulla storia del brigantaggio.
  • Ore 17:00 – Convegno culturale dal titolo “L’Unità d’Italia e le sue conseguenze: dal brigantaggio all’autonomia differenziata”. Un’occasione di riflessione e dibattito alla presenza di Pino Aprile, scrittore e giornalista da sempre impegnato nella valorizzazione del Sud Italia e delle sue verità storiche spesso dimenticate.
  • Ore 18:30 – Rievocazione storica romanzata del periodo post-unitario e della leggenda del brigante, a cura dell’Associazione Klampete Ars, che porterà in scena una narrazione teatrale emozionante e coinvolgente.
  • Ore 21:00 – Concerto del gruppo “Il Parto delle Nuvole Pesanti”, storica band calabrese nota per il suo stile folk-rock e i testi d’impegno civile, che chiuderà la serata con musica e riflessioni in chiave artistica.

Un evento tra storia e identità

La “Festa del Brigante” si propone come un momento di riscoperta identitaria e storica, in un contesto sociale e politico in cui i temi dell’autonomia e del Mezzogiorno tornano al centro del dibattito nazionale. L’obiettivo è quello di valorizzare le radici profonde del territorio e offrire uno sguardo critico sul passato, senza dimenticare la dimensione conviviale e popolare che rende viva la memoria collettiva.

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