Al Salone del libro l'Accademia dei Caccuriani e l'arte di Gerardo Sacco

La terza giornata al padiglione della Regione Calabria del Salone internazionale del libro di Torino inizia con un viaggio immaginario che parte da Genova e arriva alla punta dello Stivale.Si è infatt...

A cura di Redazione
12 maggio 2024 10:30
Al Salone del libro l'Accademia dei Caccuriani e l'arte di Gerardo Sacco -
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La terza giornata al padiglione della Regione Calabria del Salone internazionale del libro di Torino inizia con un viaggio immaginario che parte da Genova e arriva alla punta dello Stivale.
Si è infatti suggellato il passaggio ufficiale del testimone tra Genova, Capitale del Libro uscente, e Taurianova Capitale del Libro 2024, con la vicepresidente della Regione Calabria Giusi Princi, il sindaco di Genova Marco Bucci, il sindaco di Taurianova Roy Biasi, l’assessore alla Cultura Maria Fedele.
 
Tra le altre presenze illustre della giornata anche l’Accademia dei Caccuriani, oltre ad iniziative sulla scrittura raccontata da Domenico Dara, sul festival dei libri sulle mafie di Trame e il confronto tra il youtuber, comico e conduttore televisivo, Gabriele Vagnato e l’orafo Gerardo Sacco il quale ha esposto alcune delle sue creazioni uniche, che hanno trasportato il pubblico in un viaggio sensoriale alla scoperta delle storie rievocative della Calabria.

“I suoi gioielli – ha affermato la vicepresidente della Regione Giusi Princi – non sono solo ornamenti preziosi, ma vere e proprie narrazioni tridimensionali che catturano l’essenza di questa nostra terra magica. Gerardo Sacco, maestro orafo calabrese di fama internazionale, rappresenta l’eccellenza nel mondo del made in Italy dell’artigianato. Le sue creazioni, frutto di una sapiente fusione tra tradizione e innovazione, incantano per la loro bellezza, raffinatezza e valore storico”.

Stuzzicante e stimolante il confronto generazionale tra Sacco e Vagnato: sapienza e gioventù legati da un pensiero comune: “non sentirsi mai arrivati ma continuare ad imparare, ad ascoltare e a guardare alle altre esperienze e, soprattutto a leggere e studiare, sempre”.

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