Aggressione all’ex sindaco Coco, Occhiuto: “La Regione vicina a lui e alla comunità di Roccabernarda”

In seguito all’aggressione a Roccabernarda (Kr) all’ex sindaco Francesco Coco (leggi qui), così ha scritto il Governatore Roberto Occhiuto:“Solidarietà all’ex sindaco di Roccabernarda, Francesco Coco,...

A cura di Redazione
10 luglio 2022 17:26
Aggressione all’ex sindaco Coco, Occhiuto: “La Regione vicina a lui e alla comunità di Roccabernarda” - Francesco Coco
Francesco Coco
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In seguito all’aggressione a Roccabernarda (Kr) all’ex sindaco Francesco Coco (leggi qui), così ha scritto il Governatore Roberto Occhiuto:

“Solidarietà all’ex sindaco di Roccabernarda, Francesco Coco, barbaramente aggredito la scorsa notte nei pressi della sua abitazione. Vengano chiarite al più presto le dinamiche di questo indecente e gravissimo episodio, e i responsabili – al momento risultano indagati due diciassettenni – siano puniti con decisione.
La Regione Calabria è vicina a tutta la comunità del paesino crotonese”.

Si aggiunge anche l’esternazione di vicinanza da parte dell’onorevole Elisabetta Barbuto (M5S):

Voglio esprimere il mio sdegno per la vile e criminale aggressione subita da Francesco Coco al quale va tutta la mia solidarietà nell’auspicio che si possa prontamente rimettere e ritornare alla sua vita, all’impegno civico che lo ha sempre contraddistinto ed alle sue battaglie per la legalità.

Al Maresciallo Coco, alla sua famiglia ed alla comunità tutta di Roccabernarda non posso che essere vicina con tutto il cuore nel condannare atti del genere, assolutamente indegni di un consesso civile, atti vigliacchi, atti criminali, che feriscono profondamente tutti i calabresi onesti.

Sembrerebbe che gli autori del gesto criminale siano due giovani, ancora minorenni. E la cosa sconvolge ulteriormente perché attesta il degrado culturale di certi ambienti e di taluni soggetti convinti ancora che la violenza fisica sia il mezzo per tacitare la voce libera di chi sceglie di percorrere ogni giorno il cammino della legalità. Non con le parole, ma con il proprio impegno quotidiano nelle piccole e nelle grandi sfide nelle quali la vita ci impegna.

Aggressione all’ex sindaco di Roccabernarda Francesco Coco, la solidarietà del segretario generale della CGIL Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese

“Quanto accaduto la notte scorsa ai danni di Francesco Coco, brutalmente aggredito da balordi che si sono accaniti con inaudita violenza, ci lascia sgomenti: non ci sono parole per esprimere rabbia e amarezza e allo stesso tempo la solidarietà ad un uomo perbene. Siamo vicini all’ex sindaco di Roccabernarda, autorevole rappresentante delle istituzioni e servitore dello Stato, da sempre schierato in prima linea in difesa dei valori della legalità, contro la criminalità organizzata che ha combattuto anche tra le fila dell’Arma dei Carabinieri”. E’ quanto afferma il segretario generale della CGIL Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.

“Coco ha combattuto la ‘ndrangheta in prima linea e a volto scoperto, attuando nell’azione quotidiana da amministratore al servizio della propria comunità, quei valori di rettitudine e onestà intellettuale che devono rappresentare un esempio per le giovani generazioni – afferma ancora Scalese -. Le forze dell’ordine si stanno già prodigando per assicurare alla giustizia i responsabile, ma l’aggressione a Coco deve diventare un monito per le istituzioni, la politica, il mondo dell’associazionismo: ancora una volta siamo chiamati a fare rete per innestare gli anticorpi sociali alla prepotenza mafiosa e criminale che non conosce altro linguaggio che quello della violenza”.

La solidarietà del consigliere regionale Antonio Montuoro all’ex sindaco di Roccabernarda, Francesco Cocco, aggredito la notte scorsa

 “Francesco Coco è una persona straordinaria. Un uomo perbene. Ha fatto della legalità e della lotta alla criminalità una ragione di vita, un tratto distintivo per proprio percorso umano e professionale, prima da servitore dello Stato come maresciallo dei carabinieri, e dopo da rappresentante delle Istituzioni, da sindaco di Roccabernarda, da consigliere comunale e provinciale. Sempre dalla stessa parte, quella della giustizia, della verità e dei cittadini onesti. Sono sinceramente colpito dall’aggressione che ha subito ieri notte per mano di due balordi che lo hanno colpito alle spalle, mentre tornava a casa. Gli sono vicino con tutto l’affetto che si deve ad un amico caro, quello che lui è per me”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Antonio Montuoro, presidente della Seconda Commissione Bilancio, e segretario della commissione permanente contro il fenomeno della ‘ndrangheta.

“Francesco è un esempio per chi ha deciso di mettersi al servizio dello Stato e della propria comunità, con spirito di abnegazione e sacrificio – continua Montuoro -. Nel 2006 è stato anche insignito del titolo di cavaliere della Repubblica italiana, e negli anni scorsi è già oggetto di gravi intimidazioni: nel 2019, quando era consigliere comunale, gli è stata incendiata l’auto. La costante e determinata azione contro la criminalità desse fastidio, continua a dare fastidio, fino a questo punto. Sono certo che le forze dell’ordine assicureranno in tempi brevi alla giustizia gli artefici di questo vile gesto – ha concluso -. Ma dobbiamo essere tutti vicini a Francesco, non può essere lasciato solo per quello che ha fatto per la nostra terra, e per quello che rappresenta”.

Questo invece il Comunicato stampa Italexit provincia Crotone 

Il coordinamento provinciale e cittadino di Italexit si stringe alla famiglia Coco e condanna con forza la vergognosa aggressione subita dall’ex sindaco di Roccabernarda. Francesco Coco, uomo impegnato e coraggioso, già primo cittadino del piccolo comune del crotonese, poi consigliere comunale dal 2017, purtroppo in passato è già stato oggetto di gravi intimidazioni, come l’incendio della sua automobile.

Stanotte, due vigliacchi a volto scoperto lo hanno percosso, secondo la ricostruzione dei fatti, con un bastone. E lo hanno aggredito alle spalle: proprio da vigliacchi. La nostra martoriata regione, purtroppo, non è nuova a episodi del genere. Si tratta della malapianta del crimine organizzato che macchia l’intera comunità, e che si è accanita con un servitore dello Stato, peraltro già incorruttibile ex maresciallo dei carabinieri, nonché cavaliere della Repubblica italiana. A lui, ora ricoverato nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Catanzaro in condizioni gravi, ma, fortunatamente, non in pericolo di vita, vanno i nostri pensieri. Italexit coglie questa triste opportunità per condannare l’infame gesto e stigmatizzare la criminalità organizzata e quel sottobosco di relazioni pericolose che sono il vero male della Calabria. Nella massima vicinanza a Francesco Coco, non possiamo non invitare i cittadini, non solo i simpatizzanti o gli iscritti a Italexit, bensì i calabresi tutti a denunciare, a non piegare mai la testa, a collaborare affinché, tutti assieme, si possa arginare la ’ndrangheta o qualsiasi altra consorteria criminale che sporca l’immagine di questa terra e ne rallenta un sano sviluppo. Siamo sicuri altresì che l’ex sindaco di Roccabernarda tornerà presto alla sua missione e che mai si farà intimidire. La gente onesta è con lui.

Il coordinamento provinciale e cittadino di Italexit esprime una ferma condanna verso tutte le manifestazioni di violenza e, assicurando il proprio supporto a Francesco Coco, conferma la sua e la nostra battaglia per la legalità, stella polare del nostro impegno.

“Condanniamo con fermezza la violenta aggressione subita dall’ex sindaco di Roccabernarda, Francesco Coco, componente del direttivo provinciale dell’Associazione politico – culturale “Popolo e Identità”. Un gesto vile, nei confronti di una persona perbene, che da sempre condanna con coraggio l’arroganza del potere della criminalità organizzata.Tanto che per queste sue posizioni, Coco è stato bersaglio, negli anni passati, di gravi atti intimidatori”.

Queste le parole di Giancarlo Cerrelli, presidente dell’associazione Popolo e Identità e di Marisa Luana Cavallo, Consigliera comunale di Crotone Popolo e Identità

È quanto dichiarano, in una nota, l’avvocato Giancarlo Cerrelli, presidente dell’associazione “Popolo e identità”, Marisa Luana Cavallo, consigliera comunale di Popolo e identità, il Direttivo di Popolo e Identità e tutti i soci del sodalizio.

“Siamo davvero costernati per quanto accaduto – aggiungono Cerrelli e Cavallo – Coco, oltre ad essere un autorevole esponente della nostra associazione, rappresenta per noi un modello di comportamento improntato alla rettitudine morale, nonché una guida chiara per le nuove generazioni, che tanto hanno bisogno, specialmente in un frangente delicato come quello che stiamo attraversando, di punti fermi da cui attingere insegnamenti. Siamo vicini a Coco e alla sua famiglia – concludono Cerrelli e Cavallo – nella certezza che questi criminali saranno assicurati, in tempi celeri, alla giustizia”.

Queste invece le parole del Coordinamento Provinciale di Crotone, Libera Nomi e numeri contro le mafie:

Libera Crotone condanna in modo forte e deciso il vile gesto di violenza ai danni di Francesco Coco, da sempre impegnato a favore della sua comunità di Roccabernarda sia da semplice cittadino che nei ruoli istituzionali di sindaco, consigliere comunale e consigliere provinciale.

Questo gesto di inaudita violenza colpisce non soltanto la persona a cui è stato direttamente rivolto, ma tutta la comunità che non può e non deve più tollerare queste azioni vigliacche e violente da parte di coloro che come “topi di fogna”, preferiscono venire allo scoperto di notte per rodere la parte buona e bella della comunità di Roccabernarda. E proprio da parte di questa grandissima maggioranza di persone per bene che deve venire l’impegno affinché l’infamia e il dolore che ha subito il maresciallo Coco, assalito e picchiato a sangue, non devono più ripetersi, per lui e per chiunque altro decida, a
testa alta, di impegnarsi per la costruzione di una società più giusta, per la tutela dei diritti
di tutti.

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