A Crotone poche donne nel mondo del lavoro e occupazione "povera", i dati dell'Inps

Crotone – Nel 2023 si registra un incremento dell’occupazione di tipo prevalentemente dipendente e privatistico. E’ questo il dato più significativo che emerge dal rendiconto sociale dell’Inps present...

A cura di Redazione
12 novembre 2024 15:00
A Crotone poche donne nel mondo del lavoro e occupazione "povera", i dati dell'Inps -
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Crotone – Nel 2023 si registra un incremento dell’occupazione di tipo prevalentemente dipendente e privatistico. E’ questo il dato più significativo che emerge dal rendiconto sociale dell’Inps presentato questa mattina nella Sala Consiliare del Comune di Crotone. A snocciolare dati e percentuali è stata Antonella Cardamone, direttore provinciale Inps di Crotone da gennaio 2023.

«Si tratta – ha precisato la Cardamone – di contratti a tempo determinato ai quali chiaramente corrisponde una diminuzione dei contratti a tempo indeterminato. La fetta più importante della popolazione attiva su Crotone è costituita dal 78% dai lavoratori dipendenti, di questi il 58% di tipo privatistico, un 23% pubblici dipendenti e un 17% di lavoratori autonomi, ovvero gli iscritti alle tre gestioni speciali: artigiani, commercianti e coltivatori diretti».

In tutte le categorie, secondo l’indagine, i lavoratori sono per la maggior parte uomini, con l’unica eccezione, precisa la Cardamone del pubblico impiego. Un dato che ancora una volta evidenzia l’incapacità di immettere il gentil sesso nel mondo del lavoro. Cala il tasso di disoccupazione che scende dal 16% al 13%. Rilevante è il tasso degli inattivi, cioè coloro che non hanno mai avuto un’occupazione che, purtroppo, sono sempre prevalentemente le donne.

L’Inps nel 2023 ha avuto un bel da fare anche con la Cassa integrazione che è stata erogata in tempi stretti considerando la necessità di un territorio in affanno. Ma proprio sulla cassa integrazione i numeri sono aumentati, complice anche la situazione dell‘Abramo Cc: «La Cig ordinaria nel 2023 – evidenzia la Cardamone – è diminuita leggermente mentre c’è stato un massiccio ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria determinata da una situazione contingente. I percettori nel 2023 sono stati 680 a fronte dei 100 dell’anno precedente. La vicenda Abramo non è stata una circostanza positiva e l’anno prossimo potremmo registrare un aumento della disoccupazione».

La Cardamone si sofferma anche sull’abolizione del reddito di cittadinanza: «Solo il 65% delle domande nel 2023 sono state accolte rispetto al 2022. Questo perché la prestazione è stata sotituita dal supporto formazione Lavoro e poi ,da quest’anno, dall’Assegno di inclusione».

Alla presentazione era presente, tra gli altri, anche il direttore regionale Inps Calabria, Giuseppe Greco: «Nel nostro territorio – ha spiegato Greco – si denota una crescita dell’occupazione ma si tratta di un’occupazione “povera” visto che parliamo di posti di lavoro a tempo determinato e stagionale che in prospettiva non sono quello che si aspetterebbe». Confermando i dati, Greco sottolinea la necessità di intervenire con politiche serie che devono tener conto anche del cosiddetto inverno demografico: «Il saldo tra occupati e pensionati è negativo e dimostra una discontinuità dell’attività lavorativa. Abbiamo mortalità superiore alle nascite – spiega – e abbiamo un’emigrazione da parte dei nostri giovani che a differenza di quello che avveniva nel passato oggi non ha più prospettiva di ritorno. La politica dovrebbe trovare forme per evitare questo esodo di giovani qualificati e trovare il modo di farli rientrare per arricchire questa terra di risorse di cui ha necessità». Una cura però ci può essere: «Noi – conclude – non siamo in grado di trovare la panacea a questi problemi ma possiamo dare il meglio nell’esercizio delle nostre funzioni!. Anche Greco si riferisce alla vertenza Abramo al quale l’Inps ha dedicato un’attenzione particolare tentando di liquidare le prestazioni in tempi brevi.

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