56 ucraini nella provincia di Crotone; in Prefettura la cabina di regia per la rete di accoglienza
Sono 56 le persone che hanno lasciato l’Ucraina per la guerra, e che hanno trovato rifugio presso alcuni privati a Crotone, come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi (leggi qui). Questa mattina, pr...

Sono 56 le persone che hanno lasciato l’Ucraina per la guerra, e che hanno trovato rifugio presso alcuni privati a Crotone, come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi (leggi qui). Questa mattina, presso la Prefettura di Crotone, si è tenuto un tavolo per un rete di accoglienza nel nostro territorio; incontro a cui hanno preso parte, oltre il Prefetto di Crotone Carolina Ippolito, il Presidente della Provincia Sergio Ferrari, il sindaco della città di Crotone Vincenzo Voce e le autorità militari, così come l’ambasciatore Unicef Michele Affidato.
I cittadini ucraini si sono presentati in Questura per dichiarare la loro presenza nel territorio dello stato, e ora sono ospitati dai privati. In Prefettura dunque una cabina di regia per coordinare tutte le attività, e verificare se i sindaci hanno nella loro disponibilità alcuni alloggi che potrebbero essere utilizzati; alloggi che devono avere pertanto delle determinate caratteristiche: “Con le amministrazioni comunali e i sindaci dovremmo eventualmente fare un vero e proprio contratto per l’accoglienza – ha dichiarato il Prefetto di Crotone Carolina Ippolito – contratto che rispetti i requisiti e che assicuri i servizi che sono previsti nel capitolato firmato dal Ministro dell’Interno lo scorso gennaio”.
Il dato degli arrivi dei cittadini ucraini nel nostro territorio provinciale si aggiornerà, quindi, nei prossimi giorni: “Il messaggio che voglio fornire ai cittadini ucraini che stanno arrivando – ha aggiunto il Questore di Crotone Marco Giambra – è di presentarsi in Questura per effettuare la dichiarazione di presenza, sia nell’attesa della definizione delle procedure di regolarizzazione che si stanno definendo presso il Ministero, in vista di un’emissione di provvedimento da parte del Questore per una protezione temporanea, sia per le comunicazioni che dobbiamo effettuare nei confronti dell’autorità sanitaria affinchè provveda all’esecuzione del tampone e della vaccinazione. Abbiamo necessità di avere contezza dei cittadini ucraini che giungono nel territorio provinciale”.
I privati invece che ospitano gli ucraini si devono recare presso il Comune e compilare un modulo di ospitalità, che verrà trasmesso alla Questura stessa. “Si provvederà in diverse direzioni, a partire dalla rete Sai, ovvero i progetti di accoglienza integrata già presente sul territorio, rispetto ai quali è possibile ottenere un ampliamento dei posti o l’allargamento dei progetti – ha concluso il Presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari – da lì si parte, oltre che al sistema di accoglienza dei comuni, posto che i comuni abbiano delle strutture idonee e disponibili, e devono essere in grado le amministrazioni di avere un sistema integrato di accoglienza”.
D.R.