2 novembre, che cos'è la festa dei morti e perché si celebra

La celebrazione del 2 novembre si basa sulla dottrina che le anime dei fedeli che alla morte non si sono purificate dai peccati veniali, o non hanno espiato le colpe passate, non possano raggiungere l...

A cura di Redazione
02 novembre 2023 07:00
2 novembre, che cos'è la festa dei morti e perché si celebra - Cappella Barone Luigi Berlingieri - Cimitero di Crotone
Cappella Barone Luigi Berlingieri - Cimitero di Crotone
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La celebrazione del 2 novembre si basa sulla dottrina che le anime dei fedeli che alla morte non si sono purificate dai peccati veniali, o non hanno espiato le colpe passate, non possano raggiungere la Visione Beatifica, e che possano essere aiutate a conseguirla mediante la preghiera e il sacrificio della messa.

Il 2 novembre si celebra la Festa dei Morti. Non è festa in realtà, ma una giornata di ricordo, di commemorazione dei propri defunti (Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti, in latino: Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum). Anche se viene ritenuta da molti un giorno festivo, in realtà non è mai stata riconosciuta come festività civile, diversamente dal 1º novembre giornata in cui si festeggia Ognissanti. La Festa dei Morti, in alcune regioni italiane, è stata in passato un’antica versione di Halloween; infatti i bambini si recavano di casa in casa per ricevere il “ben dei morti”, ovvero fave, castagne e fichi secchi. Dopo aver detto le preghiere, i nonni raccontavano loro storie e leggende paurose.

In Calabria, la notte della vigilia del 2 Novembre, si accende una candela, da porre sul davanzale della finestra, per indicare ai morti la strada del ritorno. Poi, i bambini devono alzarsi di buon mattino, perchè la tradizione vuole che i morti devono andare a riposare, e proprio per questo bisogna lasciare il letto ai propri morti.

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