In casa contro il Sorrento, Longo chiede cuore e carattere al Crotone
Longo sprona i suoi in vista della sfida casalinga contro il Sorrento: grinta, continuità e attenzione ai dettagli saranno decisive
Alla vigilia di Crotone-Sorrento, la conferenza stampa di Emilio Longo diventa un lungo confronto sul presente della squadra, sulle difficoltà dell’organico e sulla necessità di dare risposte di carattere. Il tecnico parte dalla settimana vissuta dopo il punto conquistato a Salerno: “Abbiamo vissuto una settimana pensando che la partita di carattere fatta a Salerno debba essere replicata nel prosieguo. Quella deve essere una base di partenza. L’abbiamo vissuta bene, ma avendo vicino a noi anche il dolore delle precedenti sconfitte. Abbiamo fatto qualcosa di buono, lo sappiamo, ma è solo l’inizio di un nuovo percorso”.
Sul fronte degli indisponibili, l’allenatore spiega che mancherà Di Pasquale per squalifica e che permangono dubbi su alcune pedine. “Guerra e Murano li valuteremo. Pellizzieri si sta allenando di nuovo con la squadra e credo possa essere convocabile dalla prossima. L’unico dubbio serio è Carnelutti, uscito a Salerno per un risentimento muscolare: lo valuteremo fino all’ultimo, anche solo per portarlo in panchina, perché domani siamo davvero contati in difesa”.
Proprio sulle rotazioni ridotte, Longo chiarisce: “Dovremo fare di necessità virtù. Avendo tanti centrocampisti, potremmo sistemarci in modo diverso, anche con una linea a tre. Il momento è quello che è numericamente. A volte la sfortuna ci vede bene: abbiamo avuto problemi in attacco e si è fatto male il secondo attaccante, con Pellizzieri e Murano. Ora succede la stessa cosa dietro, con un centrale squalificato e l’altro affaticato. Ne usciremo facendo valutazioni sull’organico. A centrocampo siamo pieni, quindi potremmo avere qualche centrocampista in più in panchina”.
Si passa poi alla fase offensiva, con il dato di un solo gol segnato nelle ultime quattro gare: “La squadra costruisce e crea situazioni per essere più incisiva. A Salerno le occasioni non sono state evidenti, ma nei primi 60-70 minuti ci sono state diverse situazioni negli ultimi 25 metri che, servite meglio, potevano metterci in condizione di fare qualcosa d’importante. In fase difensiva abbiamo consolidato ciò che ci eravamo prefissati. Non siamo ‘Maggio-dipendenti’: il reparto offensivo deve alzare il livello su dribbling, ultimo passaggio, lucidità”.
Sulla situazione ambientale e dei risultati interni, Longo non si nasconde: “Sì, sette punti in sette gare interne sono la vera ragione di uno scollamento dell’ambiente. Domani serve cattiveria agonistica, garra, concretezza. Bisogna essere più asciutti e concreti. Questa squadra ha tutto per esprimersi, lo ha dimostrato lunedì sera. Serve continuità. A maggio faremo i conti: la classifica che conta è quella dell’ultima giornata”.
Per quanto riguarda la probabile formazione, il tecnico conferma che, se Carnelutti non recupererà, sarà inevitabile una linea difensiva profondamente rinnovata: “È possibile vedere Cocetta e Berra centrali e Leo e Groppelli ai lati. Gli uomini sono questi. Sarebbe una linea nuova, fresca, ma piena di volontà. Non ci sono alibi: dobbiamo fare una grande partita e portare a casa i tre punti. Anche se fossimo in dieci, dobbiamo provarci. Il Crotone deve sommare la qualità che ha fuori casa con quella casalinga. Quest’anno siamo meglio dell’anno scorso: alla vigilia della 14ª eravamo fuori dai play-off, ora abbiamo due punti in più e siamo sesti”.
Longo ammette che lo “switch” interno è il vero nodo: “È il mio cruccio. La squadra fuori casa è diversa sotto tutti i punti di vista. Non è un problema di piano gara degli avversari. Dobbiamo aumentare il rendimento in casa rispondendo sul campo e provando già da domani a invertire la tendenza”.
Sull’avversario di domani, l’allenatore avverte: “Il Sorrento è una squadra ben allenata, lavora in modo evoluto, dà pochi riferimenti, ruota tanto e ha buoni calciatori, anche alcuni che hanno militato qui. Verrà a giocarsela. Sarà una partita difficile e aperta, tra due squadre che vorranno segnare più dell’avversario”.
Sulla possibilità di cambiare modulo, Longo ribadisce un concetto già espresso più volte: “Il problema sistemico è l’unico problema che questa squadra non ha. L’identità è chiara. Berra fa il terzino, fa più chilometri di tutti, conosce la fascia. Gli interpreti nel 4-2-3-1 sono messi nella condizione ideale. Se ci sono difficoltà numeriche, possiamo cambiare, lo proviamo in settimana. Ma se parliamo di esterni, Maggio in una difesa a tre può giocare solo in un 3-4-2-1 o 3-4-3, non in un 3-5-2. Non può avvicinarsi alla prima punta come Zunno o Piovanello. Un altro sistema possibile è il 4-3-3, soprattutto se mancherà la seconda punta. Ma abbiamo trovato una prima punta di movimento straordinaria come Piovanello, quindi conviene consolidare ciò che funziona”.
Sul tema palle inattive, il tecnico riconosce il limite attuale: “Sì, lavoriamo tanto sulle palle inattive. Ma la nostra struttura non ci aiuta. Lunedì i nostri calciatori più alti erano i più bassi della Salernitana. Se dai venti centimetri a tutti i loro giocatori, è difficile competere sulle traiettorie aeree. Proviamo a variare, a spostare la battuta, ma senza Jacopo abbiamo tre saltatori veri. Comunque ci lavoriamo molto”.
Infine, sul rapporto con la piazza e sul clima pesante dopo le ultime gare: “Non credo sia il momento di dire qualcosa in particolare. Possiamo solo garantire impegno massimale. Le risposte dobbiamo darle in campo con prestazioni eccellenti e risultati. Ogni parola potrebbe essere interpretata. Sto provando a essere più asciutto per evitare fraintendimenti. Non dobbiamo giustificare niente: dobbiamo lavorare e dare il meglio. Domani proveremo a regalarci e regalare alla gente una gioia, attraverso sacrificio e abnegazione. E questo lo garantisco fino all’ultimo giorno a Crotone”.