Il Rapporto Montagne Italia 2025 chiude la decima edizione di Sciabaca a Soveria Mannelli

Con “Una nuova vita ad alta quota (2/2)”, Sciabaca 2025 lascia un messaggio forte e chiaro: le montagne non sono periferie da abbandonare, ma luoghi di futuro, innovazione e resilienza

A cura di Redazione
26 settembre 2025 18:00
Il Rapporto Montagne Italia 2025 chiude la decima edizione di Sciabaca a Soveria Mannelli -
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Il Festival Sciabaca si avvia alla sua conclusione con un appuntamento che porta lo sguardo in alto, verso le terre alte che oggi raccontano storie di fragilità ma anche di rinascita. Sabato 27 settembre, alle ore 10, l’Officina della Cultura e della Creatività di Soveria Mannelli ospiterà “Una nuova vita ad alta quota (2/2)”, incontro che raccoglie il filo dell’apertura della rassegna e lo rilancia in una prospettiva concreta: il futuro delle montagne italiane.

Al centro della mattinata ci sarà la presentazione del "Rapporto Montagne Italia 2025", realizzato da Uncem e Fondazione Montagne Italia. A discuterne saranno Marco Bussone e Antonio Nicoletti, in collaborazione con Legambiente e Uncem.

Bussone è giornalista e presidente nazionale di Uncem, tra le voci più autorevoli in Italia quando si parla di aree interne, piccoli comuni e strategie per le terre alte. Da anni lavora per portare i bisogni e le potenzialità delle comunità montane all’attenzione delle istituzioni, sottolineando il ruolo centrale che queste aree possono avere nello sviluppo del Paese.
Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente, è invece una delle figure di riferimento nella tutela dell’ambiente e dei parchi italiani. La sua esperienza lo ha reso un punto di riferimento anche nell’elaborazione di modelli innovativi di sviluppo sostenibile, capaci di tenere insieme biodiversità, comunità locali e nuove economie.

Il Rapporto che presenteranno racconta come le montagne italiane non siano solo luoghi segnati dallo spopolamento, ma territori in trasformazione. In diversi contesti alpini e appenninici si registra infatti una vera e propria “nuova primavera demografica”, con giovani famiglie e cittadini stranieri che scelgono la montagna come orizzonte di vita e di lavoro.

Questo incontro segna anche la chiusura della decima edizione di Sciabaca, il festival promosso e organizzato da Rubbettino, che in dieci anni ha saputo trasformare Soveria Mannelli in un laboratorio culturale capace di intrecciare viaggi, storie e idee provenienti da tutto il mondo.

Con “Una nuova vita ad alta quota (2/2)”, Sciabaca 2025 lascia un messaggio forte e chiaro: le montagne non sono periferie da abbandonare, ma luoghi di futuro, innovazione e resilienza.

Appuntamento: sabato 27 settembre, ore 10, Officina della Cultura e della Creatività, Soveria Mannelli. Ingresso libero.

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