Il Presepe rappresenta una forte identità del popolo crotonese

Crotone – La città si prepara a vivere il Natale, con i suoi colori, luci, e il suo significato più profondo. E’ stato indetto infatti da Vivere In Crotone il 34° Concorso Presepe; si tratta di una de...

A cura di Redazione
10 novembre 2023 08:00
Il Presepe rappresenta una forte identità del popolo crotonese -
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Crotone – La città si prepara a vivere il Natale, con i suoi colori, luci, e il suo significato più profondo. E’ stato indetto infatti da Vivere In Crotone il 34° Concorso Presepe; si tratta di una delle iniziative culturali più significative che l’associazione da anni propone nella città di Crotone, con la convinzione che l’essere umano debba scoprire e godere del bello circostante, rivestendosi della dignità che gli è propria.

Si narra che nelle settimane precedenti al Natale 1223 nel cuore di Francesco, il Santo di Assisi, nacque la volontà di rappresentare la Natività in modo da volgere il proprio sguardo verso la famiglia di Nazareth, con sentimenti di pace, consci del fatto che Dio si è fatto uomo.

L’iniziativa è stata presentata mercoledì a Crotone, presso la sede dell’associazione in Piazza Rosa Gattorno, alle spalle della Chiesa dell’Immacolata, nell’ambito del cartellone Luce sulla Città, proposto dal  Movimento Vivere In con la conversazione sul tema “Contemplando Gesù il Principe della Pace”. A prendere la parola Antonio Leo, del Movimento Vivere In, e Don Francesco Gentile vicario episcopale per la pastorale.

Per questa edizione ci siamo ispirati a quello che stiamo vivendo in questi ultimi periodi  – ha dichiarato Antonio Leo –  ma essenzialmente quest’anno ricorre l’anniversario, il sessantesimo, dell’Enciclica Pacem in Terris di Giovanni XXIII”. Il presepe rappresenta, ha aggiunto, una forte identità del popolo crotonese: “Il presente a Crotone si è sempre fatto – ha continuato Antonio Leorappresenta una forte identità non solo nelle famiglie, ma anche nella scuola. E questo ci conforta perchè l’incarnazione di Cristo, oggi, ha ancora il suo fascino”.

Presente anche Andrea Correggia, presidente dell’Associazione Multitracce, che collaborerà nella realizzazione di una Mostra di presepi nella Torre aiutante del Castello Carlo V. ;”Il Castello è stato chiuso per tanti anni, quindi nell’immaginario collettivo dei crotonesi non c’è l’idea di recarsi al Carlo V in pieno inverno – ha detto – l’idea è di far vivere la fortezza anche in questo periodo e riempire il Castello di contenuti e farlo vivere ai crotonesi”.

Questa tradizione a Crotone non si perde mai, e il presepe ci permette di veicolare il messaggio della natività di Gesù, ma non dobbiamo dare tutto per scontato – ha concluso Don Francesco Gentile, vicario episcopale per la pastorale – le tradizioni infatti hanno sempre bisogno di una verifica da un punto di vista ecclesiale , devono essere confrontate con la centralità di quel messaggio, perchè c’è il rischio che possa svuotarsi del suo significato originario”.

Don Francesco Gentile, Antonio Leo

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