Il nuovo brano di Dalen: “Emigrato”, «è la storia di tutti»
E’ uscito il 30 maggio il nuovo singolo di Dalen. “Emigrato” è un brano ‘cantautorave’ che fonde la profondità del cantautore con la festa della techno. La canzone è un contenitore stratificato dei co...

E’ uscito il 30 maggio il nuovo singolo di Dalen. “Emigrato” è un brano ‘cantautorave’ che fonde la profondità del cantautore con la festa della techno. La canzone è un contenitore stratificato dei controversi stati d’animo che convivono in una regione abbandonata dall’emigrazione come la Calabria.
Una riflessione sull’abitudine collettiva ad esaltare il successo e la persona che lo raggiunge, a prescindere da tutto; senza applicare un sguardo etico sul percorso, e gli strumenti utilizzati. «In luoghi come la Calabria, che non è l’unico visto che ci sono tanti posti che fanno da sud a molti nord, “emigrato” è come se fosse il secondo nome di tutti. Noi nasciamo in un luogo dove per realizzare qualsiasi cosa bisogna andare via. Siamo andati via tutti da questo posto, chi per sempre chi per un periodo, come hanno fatto i nostri nonni. Quando ho voluto pensare al titolo della canzone la parola emigrato ho sentito che faceva parte del mio corredo genetico».
Ma in questo termine, così tanto proferito in diversi ambiti negli ultimi decenni, e cantato da Dalen, c’è molto di più: «Da qui se ne sono andati tutti, ma soprattutto chi è rimasto, perché mentre chi è andato via lo ha fatto fisicamente chi ha deciso di rimanere è andato via mentalmente. Chi è rimasto sogna poco o non sogna per niente, chi è rimasto continua a rimuginare tutti gli elementi negativi di cui è circondato: restando si inquina e inquina ancor di più il territorio con questa cultura di vedere e pensare».
Ma “emigrare”, secondo Dalen, significa anche crescere, migliorarsi, conoscere per abbattere le barriere della diversità: «Vivere e viaggiare, vedere il mondo, significa diventare essere umani più pacifici e intelligenti, più saggi. Ma è importante il modo in cui si fa, non deve essere una manipolazione negativa, non bisogna andar via “perché qui fa tutto schifo”, non dobbiamo più sentirci inferiori. Lasciare la terra dovrebbe essere una sorta di rito come avviene in altre parti d’Europa, e questo non vale solo per i giovani perché il futuro è di tutti gli essere viventi e non solo delle nuove generazioni “Emigrato” è stato presentato in anteprima al teatro EuropAuditorium di Bologna, in occasione di un concerto del Prof. Roberto Vecchioni. Concerto che ha chiuso l’Inspiegabile tour di Dalen, con oltre 100 concerti in un anno, organizzati in assoluta autonomia.
Nel concerto bolognese, all’interno di uno dei teatri più grandi d’Italia, 2000 paganti hanno accolto “Emigrato” e il breve concerto di Dalen, con lunghi e generosi applausi. Anche Vecchioni, poco prima di iniziare il concerto, ha elogiato le qualità delle canzoni di Dalen. «Vecchioni è stata una grande sorpresa, aveva ascoltato la canzone “Crotone” durante la mia esibizione a casa Sanremo durante la kermesse. In quei giorni il brano veniva mandato in filodiffusione per il viale principale che porta all’Ariston, mai avrei immaginato che lui avrebbe non solo ascoltato ma si fosse interessato alla mia musica in un’occasione del genere. Invece è accaduto. Quando ci siamo incontrati lui ha riconosciuto il mio nome e lì è iniziato questo sodalizio».
V. R.