Il cero votivo della città arde nella “Cattedrale all’aperto”, il Vescovo: “Arrivano i giorni intensi”

Una folla raccolta in preghiera ha gremito Piazza Duomo, trasformata per l’occasione nella “cattedrale all’aperto”, come l’ha definita l’arcivescovo di Crotone Alberto Torriani, nel giorno del Solenne...

A cura di Redazione
11 maggio 2025 21:00
Il cero votivo della città arde nella “Cattedrale all’aperto”, il Vescovo: “Arrivano i giorni intensi” -
Condividi

Una folla raccolta in preghiera ha gremito Piazza Duomo, trasformata per l’occasione nella “cattedrale all’aperto”, come l’ha definita l’arcivescovo di Crotone Alberto Torriani, nel giorno del Solenne Pontificale dedicato alla Madonna di Capo Colonna, patrona della città.

Dall’Immacolata alla piazza è stata portata in processione la tela della Vergine, posta al fianco dell’altare, ai cui piedi sono stati deposti fiori in segno di devozione. Mentre le porte del Duomo aperte prima della celebrazione, per permettere di allestire l’altare e portavi le candele e l’ambone, hanno fatto vivere un momento particolare ai presenti, di attesa e speranza: la Basilica Cattedrale è chiusa in attesa dei lavori di restauro, mentre la parrocchia San Dionigi si è fatta chiesa in uscita, accogliendo la Madonna di Capo Colonna e San Dionigi presso la Chiesa dell’Immacolata, sede delle celebrazioni. Il canto dell’Orchestra Orfeo Stillo ha accompagnato l’assemblea durante la celebrazione eucaristica, con il canto d’ingresso e poi del Kyrie Eleison, del Gloria, e degli altri momenti liturgici.

Stanno arrivando i giorni della preghiera”, ha detto il vescovo rivolgendosi a una piazza colma di crotonesi.

“Sono i giorni della festa della Madonna di Capo Colonna – ha aggiunto – anticipati non solo dai segni esteriori delle luci e della festa, ma dai gesti interiori di una spiritualità e di una fede che ha il sapore delle cose belle e familiari: sa di casa, di radici, di popolo”.

Il momento centrale della celebrazione è stato l’accensione del cero votivo da parte del sindaco Vincenzo Voce, preceduta dalla preghiera di consacrazione della città alla Madonna. Il cero, simbolo della preghiera continua dei crotonesi, arde ai piedi della Vergine, con un cero su cui è impresso lo stemma della città.

Sono stati offerti sull’altare il pane e il vino, e i frutti della terra e del lavoro, a testimonianza del legame profondo tra la comunità e la sua patrona.

La celebrazione è stata concelebrata dal vescovo insieme a vari sacerdoti crotonesi, tra cui don Lino Leto, vicario episcopale, don Ezio Limina, presidente del Capitolo Cattedrale, don Alessandro Saraco rettore della Basilica Cattedrale, e il predicatore di questi giorni frà Gaetano Pantisano.

“In questi giorni, e spero anche nei prossimi – ha concluso il presule – non sono mancati i momenti di preghiera e di invocazione. Lo stesso mese di maggio dedicato a Maria ci ha suggerito di intensificare la preghiera alla Madre di Gesù con il Rosario. Ma non deve essere una preghiera sterile: deve farci diventare nuovi, come un dono”.

Una giornata intensa, che segna l’ingresso verso i momenti più sentiti della festa mariana più cara al popolo crotonese.

Segui CalabriaOk