Il centro storico di Sambiase si trasforma in un itinerario d’arte collettiva tra vicoli, cantine e magazzini dismessi
Sambiase si colma d’arte: vicoli e cantine diventano galleria collettiva
Domenica 28 e lunedì 29 dicembre, dalle ore 17.00, le strade e i luoghi più intimi del centro storico di Sambiase, a Lamezia Terme, tra la via De Gasperi, via Galliano, via Cerra e via Ferruccio (retrostante l’Ex Guardia Medica), si trasformeranno in un itinerario espositivo d'eccezione: “COLMA – Sul bordo che straripa”, la mostra collettiva, completamente gratuita, che celebra la riappropriazione dei luoghi e la forza della visione collettiva.
L’iniziativa nasce dall’incontro tra il progetto Equatore e l’associazione CantinArtaud, la quale ha genesi in una riflessione sulla saturazione: un’idea creatasi al tavolino di un bar e, più precisamente, davanti a una bustina di zucchero con su scritto "colmo". È stata questa la scintilla che ha messo in moto un gruppo intergenerazionale di persone artiste, visionarie e professioniste (dai 20 ai 50+ anni) che, da tempo, immaginavano un evento che mettesse insieme linguaggi ed esperienze distanti.
«Abbiamo voluto far convergere le singole spinte creative verso un’unica direzione progettuale - spiegano gli organizzatori. Ma il fulcro del processo è stata la comunità: la generosità dei residenti ha reso possibile l’innesto tra arte contemporanea e tessuto storico».
Il concept di COLMA si configura come una tensione espressiva verso il superamento del limite. Non si tratta di una semplice esposizione, ma di un invito a "straripare": un’esortazione a occupare gli spazi del quotidiano affinché l'identità collettiva possa debordare oltre i confini dell'abitudine. In una fase storica di profonda rarefazione sociale, l'evento propone consapevolezze visive che ricercano il contatto e lo stupore, opponendo alla frammentazione una radicale pienezza comunitaria.
La mostra si snoda attraverso vicoli, magazzini e cantine private, spesso dismesse, messe a disposizione dalle famiglie di Sambiase. Questi luoghi dismessi o sottratti alla vista, custodi di memorie private, si aprono all'arte contemporanea diventando palcoscenico di un dialogo tra generazioni e linguaggi differenti».
Esposizioni di: Salvatore Amato, Silvia T. D’Amico, Pasquale De Sensi e Aquerell, Simone Giudice, Luigi Giudice, Erika Godino, Spuoto, Giovanni Orlando Muraca.
Coordinamento e comunicazione, Claudia Caruso. Durante l’evento sarà possibile visitare l’Ecomuseo “Luogo della memoria in via Ferruccio.