Gli studenti del Liceo “Diodato Borrelli” protagonisti dell’incontro con lo scrittore Gangemi
L’iniziativa, realizzata nell’ambito del progetto “Giovani in Biblioteca” con il sostegno del Comune di Santa Severina è inserita anche nella rassegna dell’Associazione Caffè Letterario
Santa Severina - Una serata all’insegna della lettura e della partecipazione giovanile quella che si è svolta venerdì 5 dicembre nel salone delle scuderie del Castello di Santa Severina, dove gli studenti e le studentesse del Liceo Classico “Diodato Borrelli” hanno incontrato lo scrittore Mimmo Gangemi, autore del romanzo A me la gloria.
L’iniziativa, realizzata nell’ambito del progetto “Giovani in Biblioteca” con il sostegno del Comune di Santa Severina, inserita anche nella rassegna dell’Associazione Caffè Letterario, ha visto i ragazzi delle classi IV A e IV B gestire autonomamente l’intero evento: presentazioni, letture, interventi, domande e conclusioni.
Guidati dalla prof.ssa Maria Concetta Ammirati e dal prof. Luigi Biafora e sostenuti dalla Dirigente Scolastica Antonietta Ferrazzo, gli studenti hanno trasformato l’incontro in un vero momento di dialogo con l’autore. Le domande rivolte a Gangemi — puntuali e mature — hanno toccato temi storici, narrativi e morali legati ai protagonisti del romanzo, Edda Mussolini e Galeazzo Ciano, suscitando risposte approfondite e sentite da parte dello scrittore. Le letture scelte dagli alunni hanno introdotto i temi principali dell’opera: rapporto tra storia e vita privata, responsabilità individuale, conflitti di lealtà, potere e fragilità umana.
Le domande poste a Gangemi — molte delle quali nate da riflessioni maturate durante la lettura in classe — hanno toccato aspetti di metodo, scelte narrative, ricostruzione storica e interpretazione psicologica dei personaggi. C’è chi ha chiesto come lo scrittore abbia gestito la descrizione drammatica degli ultimi giorni di Ciano, chi ha chiesto del rapporto con le fonti, chi si è interrogato sul rischio di fraintendimenti quando si scrive di figure del fascismo. Altri si sono concentrati su Edda, sulla sua forza ambivalente, sul conflitto tra amore, famiglia e storia.
Presente anche il dott. Bruno Cortese, responsabile del concorso letterario L’Agorà della Scrittura e del Caffè Letterario, che ha sottolineato il ruolo centrale della collaborazione con le scuole: «Quando i giovani diventano protagonisti, la cultura torna ad essere un’esperienza viva e condivisa. Il loro entusiasmo è la migliore testimonianza della forza della lettura».
L’incontro si è concluso con i ringraziamenti ai promotori e con un applauso agli studenti, veri protagonisti della serata. Un’iniziativa che ha messo in luce non solo la qualità del lavoro scolastico, ma anche la capacità dei giovani del territorio di costruire occasioni culturali significative e partecipate.