Giorno del ricordo, Mattarella: "Le foibe trauma doloroso per la nascente Repubblica"

Ieri al Quirinale si è svolta la celebrazione del Giorno del Ricordo, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Presenti alla cerimonia il Presidente del Senato della Repubblica...

A cura di Redazione
10 febbraio 2024 11:00
Giorno del ricordo, Mattarella: "Le foibe trauma doloroso per la nascente Repubblica" -
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Ieri al Quirinale si è svolta la celebrazione del Giorno del Ricordo, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Presenti alla cerimonia il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il Presidente della Corte Costituzionale, Augusto Barbera, il Vice Presidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, esponenti del Governo, del Parlamento, autorità civili e appartenenti alle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati.

Ad aprire la cerimonia la proiezione del docufilm dal titolo “Kevina Jama – La Foiba Grande“. A seguire sono intervenuti: il professor Giuseppe de Vergottini, Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, lo storico Davide Rossi, ordinario di Storia e Tecnica delle costituzioni europee presso l’Università degli Studi di Trieste e il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. Un brano musicale eseguito dall’orchestra di archi del Conservatorio G. Tartini di Trieste ha chiuso la fase degli interventi e preceduto l’intervento conclusivo del Presidente della Repubblica.

«Le foibe e l’esodo hanno rappresentato un trauma doloroso per la nascente Repubblica che si trovava ad affrontare l’eredità gravosa di un Paese uscito sconfitto dalla guerra», ha evidenziato nel corso del suo discorso il Capo dello Stato. «Il ricordo, la memoria della persecuzione e delle tragedie, deve essere fecondo, deve produrre anticorpi, deve portarci a fare in modo che simili lacerazioni crudeli nei confronti della libertà, del rispetto dei diritti umani, della convivenza appartengano a un passato irripetibile», ha poi aggiunto.

«Onorare le vittime e promuovere la pace, il progresso, la collaborazione, l’integrazione, aiuta a impedire il ripetersi di tragici errori, causati da disumane ideologie e da esasperati nazionalismi; e a non rimanere prigionieri di inimicizie, di rancori, di dannose pretese di rivalsa», ha sottolineato il Presidente Mattarella.

 

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