GAL “Serre Calabresi”: la forza rigenerativa della permacultura. Tre laboratori sperimentali a Maida

GAL “Serre Calabresi”, ha offerto percorsi di socializzazione e benessere a quattordici pazienti delle strutture psichiatriche di Girifalco, puntando sul potere riabilitativo della natura

A cura di Redazione
12 settembre 2025 09:00
GAL “Serre Calabresi”: la forza rigenerativa della permacultura. Tre laboratori sperimentali a Maida -
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La connessione con la natura, la sua capacità rigenerativa e riabilitativa sono state al centro di tre laboratori sperimentali di permacultura, organizzati a Maida dal GAL “Serre Calabresi”. Svoltisi presso la Fattoria Didattica e Agriturismo Costantino, questi laboratori rientrano nel progetto di cooperazione interterritoriale “FaSD – Fattorie Sociali per la Disabilità. La forza della fragilità per lo sviluppo dei territori locali”.

Il progetto, guidato dal GAL “Serre Calabresi” in partnership con altri GAL e in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell’ASP di Catanzaro, si è prefisso di promuovere lo sviluppo rurale sostenibile e inclusivo. L'obiettivo è valorizzare la fragilità come risorsa per l’innovazione sociale e ambientale, migliorando la qualità della vita dei pazienti dei servizi di salute mentale.

Attività e partecipanti

I laboratori, realizzati dall'Associazione “Terranima”, si sono svolti nel pomeriggio e hanno coinvolto quattordici pazienti delle Strutture Residenziali Psichiatriche, Rems e post Rems di Girifalco. Le attività, guidate da Mario Villamiel dell’Associazione “Terranima”, sono state ispirate ai principi della permacultura e dell'agricoltura sociale.

Le attività pratiche hanno incluso:

  • Il contatto con elementi naturali come terra e acqua.

  • L'osservazione dell’ambiente circostante.

  • La raccolta di semi e la loro lavorazione con l’argilla.

  • La preparazione dei bancali dell’orto e la piantumazione di piccoli alberi.

Il percorso ha anche integrato attività di socializzazione, introspettive e di condivisione, in linea con l’etica della permacultura che integra la cura della terra, la cura delle persone e l’equa condivisione.

Obiettivi futuri

La direttrice del GAL,Carolina Scicchitano, ha sottolineato l'importanza del progetto “FaSD” come un ulteriore passo verso la creazione di una rete territoriale stabile tra realtà agricole, enti del terzo settore, operatori sociali e famiglie. Il progetto, che pone la persona al centro, si prefigge di promuovere l'inclusione di soggetti fragili, valorizzando le loro capacità e talenti attraverso il potere riabilitativo della natura. Dalla sperimentazione attuale, si spera che possano nascere future opportunità di avviamento al lavoro e di inclusione sociale. Dato il riscontro ampiamente positivo, il GAL intende dare continuità al progetto nella sua nuova Strategia, considerando che "FaSD" ha tracciato una via da seguire.

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