Ex mercati generali di Crotone, Trocino rilancia l’allarme amianto

Cittadini e associazioni sollecitano il Comune a intervenire subito: amianto e degrado persistono nei capannoni dei mercati generali di Crotone

A cura di Redazione
18 ottobre 2025 09:00
Ex mercati generali di Crotone, Trocino rilancia l’allarme amianto -
Condividi

È tornata alla ribalta la vicenda degli ex mercati generali di Crotone, dopo le dichiarazioni di Giuseppe Trocino sull’urgenza di bonificare l’area.

Trocino non ha dubbi: «Quell'area è pericolosissima, ma non lo dico io. Il primo a dirlo è il sindaco, meglio a riconoscerlo, lo ha riconosciuto ufficialmente nella conferenza stampa che abbiamo tenuto nel 2022, direttamente lì presso i capannoni dell'ex mercato generale. Lo hanno detto anche i carabinieri forestali quando hanno fatto l'accertamento sul posto. Adesso si tratta semplicemente di andare lì e bonificare».

Sul tempo necessario per gli interventi, Trocino rimanda la responsabilità all’amministrazione comunale: «Questa è una domanda che dovrebbe rivolgere all'amministrazione comunale, perché il potere di sostituirsi nella bonifica di un sito inquinato spetta all'amministrazione comunale, non certo a me. Noi, io e i cittadini, possiamo solo sollecitare l’amministrazione perché ciò avvenga il prima possibile».

Il tema della presenza di amianto a Crotone non riguarda solo i mercati generali. «Le aree degradate con amianto sono diverse, soprattutto in periferia – continua Trocino –. Alcune hanno amianto non degradato che può essere incapsulato e messo in sicurezza, altre invece richiedono la rimozione completa. I mercati generali sono uno dei casi più urgenti».

E dopo i mercati generali? «Ce ne sono altre nella zona di Passo Vecchio, altri capannoni, quelli sono i più pericolosi. E se guardiamo dall’altro lato, potrei indicarle una per una, ma anche il censimento dell’amianto presente in città è un atto che spetta all’amministrazione comunale, obbligata a farlo».

La vicenda non è nuova: già nel 2022 il Comune di Crotone, insieme ad associazioni come Italia Nostra, WWF e Circolo Ibis, aveva diffidato la società Ciliberto Spa a rimuovere l’amianto presente sul sito, con il Consiglio di Stato che ha successivamente confermato l’obbligo di bonifica. Nel 2023, la Procura di Crotone ha citato a giudizio Gregorio Ciliberto per omessa bonifica.

Intanto, cittadini attivi e movimenti locali hanno lanciato petizioni e diffide ufficiali per accelerare gli interventi, mentre il Comune ha annunciato controlli su aria e acqua in collaborazione con l’ARPA Calabria. La questione resta dunque aperta, con un doppio peso: ambientale e sanitario.

Segui CalabriaOk