Europee, alcuni paesi del crotonese chiamati a rinnovare anche il Consiglio Comunale
Sono 51,7 milioni gli italiani chiamati alle urne sabato 8 e domenica 9 giugno per l’election day (5,1 milioni risiedono all’estero).Si vota per le Europee, per le Amministrative in 3.700 Comuni e pe...

Sono 51,7 milioni gli italiani chiamati alle urne sabato 8 e domenica 9 giugno per l’election day (5,1 milioni risiedono all’estero).
Si vota per le Europee, per le Amministrative in 3.700 Comuni e per le Regionali in Piemonte. I seggi saranno aperti dalle 15 alle 23 l’8 giugno e dalle 7 alle 23 il giorno dopo. Il silenzio elettorale scatta dalla mezzanotte di venerdì 7. Novità di questa consultazione: i fuori sede potranno votare dal luogo in cui si trovano, senza rientrare nel Comune di residenza. La domanda per farlo andava presentata entro lo scorso 5 maggio.
In Provincia di Crotone
Sono dieci i comuni in cui il popolo sarà chiamato alle urne, tra tre settimane, si vota sabato 8 e domenica 9 giugno per eleggere i sindaci e rinnovare i consigli comunali.
Il comune più importante è Strongoli dove si torna al voto a causa delle dimissioni dell’ex sindaco, Sergio Bruno, che il 3 agosto dell’anno scorso ha rassegnato le sue dimissioni. A concorrere per la carica di primo cittadino saranno Francesco Benincasa, con la lista Adesso Strongoli, e Luigi Costantino, supportato dalla lista Strongoli al Centro.
Anche a Mesoraca saranno due i contendenti: il sindaco uscente Annibale Parise, con la lista Insieme si Può, e la consigliera di opposizione Carmen Carceo, con la lista Oltre con Noi. La particolarità di questa sfida elettorale è che i due contendenti sono gli stessi che cinque anni fa hanno gareggiato per la poltrona di primo cittadino.
Scontro uomo donna anche a Carfizzi dove l’attuale sindaco Mario Antonio Amato (Insieme per Carfizzi) dovrà difendersi da Giovanna Macrì (Progetto Comune).
Tre, invece, i contendenti a Caccuri: Luigi Quintieri (Leali per Caccuri), Giuseppe Di Gioia (Siamo Caccuri) sfideranno il sindaco uscente Marianna Caligiuri (Continuità e Futuro).
Altri tre contendenti per Castelsilano dove il sindaco uscente, Francesco Durante (Liberi) viene sfidato da Pina Piperio (Abbraccia il Futuro – Insieme per Castelsilano) e Francesco Foglia con Voltiamo Pagina.
Scontro tutto al maschile negli ultimi cinque comuni.
La fascia tricolore di Verzino è un discorso a tre con l’attuale sindaco Giuseppe Antonio Cozza che non si ricandida: Francesco Fabiano (La Nascita) dovrà vedersela con Francesco Levato (Verzino Valori e Trasparenza) e Lino Cortese (Liberamente Verzino).
A San Mauro Marchesato il sindaco uscente Carmine Barbuto (Rimettiamoci il Cuore) se la vedrà con Levino Rajani (Liberamente). Sfida a due, e del tutto nuova, visto la non candidatura del sindaco uscente, Francesco Scarpelli, anche nel secondo comune arbresh, San Nicola dell’Alto. I due contendeti sono Luigi Rizzuti (Insieme per San Nicola) e Francesco Poerio (Hora Jone).
Sfida tutta nuova anche a Umbriatico, dove Pietro Greco (Continuità e Futuro) sfida Giuseppe Antonio Cozza (La svolta).
Ultimo comune chiamato al volo è Belvedere Spinello, in cui c’è un solo candidato alla poltrona di primo cittadino: Antonio Amato (Demos), che dovrà sconfiggere soltanto l’astensione. La legge parla chiaro: per essere eletto il candidato sindaco dovrà superare il quorum del 40%.
In realtà i comuni chiamati al voto erano undici, l’undicesimo era Melissa, in scadenza naturale. Ma al momento della presentazione delle candidature, la Prefettura ha dovuto registrare un nulla di fatto. Non ci sono candidati a sindaco, infatti, ne liste presentate e questo è dovuto all’incertezza creata dalla presenza della Commissione Prefettizia che si è insedita lo scorso 9 novembre per valutare eventuali infiltrazioni mafiose nell’amministrazione comunale. L’attività della commissione d’accesso antimafia si è conclusa mercoledì 8 maggio, ma per conoscere la decisione del governo su un eventuale commissariamento dell’ente ci vorranno almeno tre mesi. Una spada di Damocle, insomma, su una futura consiliatura che i candidati hanno voluto prontamente evitare, disertando la competizione elettorale.