Entra nel vivo il progetto Snai per rilanciare le aree interne del crotonese
Parte ufficialmente grazie anche all’impulso dell’Assessore Gianluca Gallo, del Direttore Giacomo Giovinazzo, del Dirigente Palmisani Giuseppe e di tutto lo Staff, la SNAI Presila e Sila Crotonese e C...

Parte ufficialmente grazie anche all’impulso dell’Assessore Gianluca Gallo, del Direttore Giacomo Giovinazzo, del Dirigente Palmisani Giuseppe e di tutto lo Staff, la SNAI Presila e Sila Crotonese e Cosentina. Sono oltre 2 milioni di euro le risorse da subito cantierabili ed esecutivi per rilanciare le aree interne delle due province: Crotone e Cosenza.
Dieci i comuni del crotonese interessati dai progetti: Caccuri, Carfizzi, Castelsilano, Cerenzia, Pallagorio, San Nicola dell’Alto, Santa Severina, Savelli, Umbriatico e Verzino ai quali si aggiungono quelli cosentini: Bocchigliero, Caloveto, Campana, Cropalati, Longobucco, Mandatoriccio, Paludi, Scala Coeli e Terravecchia. Un progetto a cui diversi attori, tra cui il Gal Kroton, lavorano da anni. Si inizia dunque dall’area pilota denominata per l’appunto Area Snai per un progetto di sviluppo delle aree rurali. Al via dunque la parte operativa con fondi da utilizzare per realizzare le attività previste dal programma.
Tre i campi di intervento principali: mobilità, tutela della salute e istruzione oltre al sistema produttivo agricolo delle aree silane. «L’obiettivo – spiega Natale Carvello, presidente del Gal Kroton – è quello di realizzare una serie di interventi e attività che devono favorire la popolazione e quindi creare le condizioni di vita per incoraggiare la gente a rimanere nelle aree che stanno subendo un forte spopolamento».
«La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) – si legge in una nota dell’Agenzia di Coesione territoriale – rappresenta una politica nazionale innovativa di sviluppo e coesione territoriale che mira a contrastare la marginalizzazione ed i fenomeni di declino demografico propri delle aree interne del nostro Paese.
Un progetto ambizioso di politica place based, che ha sviluppato nuove modalità di governance locale multilivello volte ad affrontare, attraverso l’adozione di un approccio integrato orientato alla promozione e allo sviluppo locale, le sfide demografiche e dare risposta ai bisogni di territori caratterizzati da importanti svantaggi di natura geografica o demografica. Territori fragili, distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali e troppo spesso abbandonati a loro stessi».
V. R.